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Tegole valdostane, dalle origini ai giorni nostri

tegole valdostane

Croccanti, friabili, sottili, sono le tegole valdostane, biscotti dolci tipici della tradizione culinaria della Valle d’Aosta. Si racconta che fu la famiglia Boch, un’antica casata di pasticceri della Vallèe, ad introdurre in Italia queste deliziose cialde dopo un viaggio di piacere in Normandia. Una volta rientrati ai loro laboratori ricrearono questo impasto che unisce il sapore legnoso delle nocciole con il gusto sfizioso delle mandorle, sia dolci che amare. Siamo ai primissimi anni Trenta e ancora oggi la loro fragranza è rimasta uguale ad ottanta anni fa.

Perchè questi biscotti sono conosciuti con il tipico nome di tegole valdostane?

Il motivo è molto semplice: questi biscottini ricordano le tegole piatte di ardesia presenti su molti tetti delle abitazioni valdostane. Non sono difficili da riproporre a casa, infatti, basta adagiarli, appena sfornati, su un semplice mattarello per tirare la pasta fresca e la forma tradizionale è garantita.  La ricetta del famoso impasto conta pochi ingredienti: mandorle, nocciole, zucchero, burro e albumi di uova. Anche i meno bravi in cucina possono cimentarsi senza rischiare enormi disastri.

Qual è l’accompagnamento più corretto, ma anche gustoso? Sicuramente un ottimo abbinamento è con le creme: intingere le cialde in un vasetto di Chantilly – magari preparata al momento profumata con un bastoncino di vaniglia– è un delizioso modo di fare merenda. Da provare anche sorseggiando una fumante tazza di thè o a colazione davanti a un corroborante caffè. Oppure, infine, le tegole valdostane possono accompagnare, a fine pasto, un calice di vino bianco secco così da riprendere le note di frutta secca.

Negli anni più recenti la ricetta tradizionale è stata rivisitata e arricchita. Infatti è possibile trovare in commercio le tegole ricoperte di cioccolato. Si sa le tradizioni a volte possono essere cambiate, l’importante è che la piacevolezza e il gusto rimangano sempre intatti.

 

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