Torrone, chi può vantare la sua invenzione?
- Redazione Artigiano in Fiera
- 9 anni fa
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Nel paese dei tanti campanili non poteva mancare anche la guerra del torrone. In Barbagia, nelle Langhe, a Cremona, Benevento, L’Aquila e nelle Marche è conosciuto con il classico nome di torrone. Se ci spostiamo nel Veneto si parla di mandorlato. La Regione Sicilia si divide persino in due: nella zona occidentale si gusta la cubbaita, mentre in quella orientale si mangia la giuggiulena. A Napoli, invece, si compra o si regala anche per la festività dei morti: la tradizione vuole che solo durante la notte tra il primo e il due novembre le anime dei cari defunti possano di nuovo scendere sulla Terra e far visita ai loro cari. Per accoglierli e salutarli si prepara un piatto con il torrone, che rispetto a quello che si mangia per Natale, è più morbido e coperto di buon cioccolato.
Tanti nomi, ma sempre torrone è! E le origini?
Controversa è anche la genesi di questo dolce impasto. I cremonesi raccontano che il torrone sia stato creato per il banchetto di nozze di Bianca Maria Visconti con Francesco Sforza. Addirittura indicano anche la data: 25 ottobre 1441. La sua tipica forma altro non è che quella della torre più alta della città, il Torrione. Per altri, invece, la sua origine è cinese perché l’ingrediente principale la mandorla proviene proprio dall’estremo Oriente. In questa disputa sulle origini si inserisce anche l’antica Roma e i trattati sulla cucina. Marco Gavio Apicio – soprannome che deriva da un noto ghiottone dell’epoca – ricorda che ne De Culinaria (primo secolo a. C) si racconta di un dolce a base di miele, mandorle e bianco d’uovo. Una tesi accreditata sopratutto in Sardegna fa risalire la sua origine alla cucina spagnola. Nel libro del medico di Cordova, Abdul Mutarrif, si descrive la preparazione del Turun composto da miele, mandorle, zucchero e spezie varie. L’ipotesi più accredita rimane però quella delle origini arabe e della “mediterraneità” di questo tipico dolce.
Se fumose sono le origini non è difficile capire che è quasi impossibile conoscere chi tra Benevento e Cremona abbia dato i natali al torrone: è noto che in Italia tutti i comuni, anche i più piccoli, sono stati la culla di qualche creazione o invenzione. L’unica certezza di cui ognuno di noi può essere testimone è che, attraversando la penisola, se si assaggia il torrone lo si troverà sempre buonissimo.
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