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Tutti i benefici delle uova: miti da sfatare e buone pratiche

Uova e benefici per la salute: una contraddizione in termini o la nuova frontiera di un’alimentazione sana? La convinzione che troppe uova aumentino il colesterolo è molto diffusa. E se all’estero, specie nei paesi anglosassoni e nord europei, è diffuso il consumo quotidiano di questo alimento, in Italia si tende a limitare a 2 il numero ideale di uova a settimana. Si parla, naturalmente, di uova di gallina, le cui proprietà sono spesso sottovalutate: sono ricche di proteine di alta qualità, di vitamine e sali minerali come vitamina A, la riboflavina, l’acido folico, la vitamina B6 e B12, la colina, il ferro, il calcio, il fosforo e il potassio.

Tutti amminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre naturalmente. Certo, sono anche ricche di grassi, ma prevalentemente quelli monoinsaturi e polinsaturi, ovvero quelli buoni. Inoltre, la composizione lipidica è rappresentata solo per il 65% dai trigliceridi, contro il 98% di media degli altri alimenti (giusto per citare un esempio, l’avocado è composto dal 99% di grassi saturi). Il tuorlo dell’uovo è ricco di lecitine e sia albume che tuorlo contengono una buona percentauel (30%) di fosfolipidi. In altre parole, le uova sono una preziosissima fonte proteica a basso costo con un impatto benefico sulla salute.

Uova, benefici e regole per mangiare sano

Quante uova sono consigliate per una dieta corretta? Secondo gli esperti della nutrizione, in assenza di patologie o problemi di colesterolo alto, si possono consumare fino a 5-6 uova alla settimana. L’importante è non eccedere con il quantitativo giornaliero: due uova contengono circa 400 mg di colesterolo e il fabbisogno quotidiano è stimato in 300 milligrammi. Ad ogni modo, se fino a oggi si associava il rischio di ictus e malattie cardio-vascolari all’eccessivo consumo di uova, oggi questa credenza è stata ampiamente screditata da svariati studi scientifici.

Tuttavia, per un consumo benefico delle uova, va considerato anche il tipo di cottura: l’utilizzo di altri grassi (di origine animale o vegetale, come burro e olio) ad alte temperature rende l’uovo, e in generale ogni alimento, molto più lungo da digerire. È il motivo per cui spesso non si digeriscono i fritti. Se soffrite di calcoli al fegato è bene evitare frittate e zabaioni, per ridurre i tempi di digestione e non affaticare l’apparato digerente. Per cucinare in sicurezza le uova, portatrici di numerosi batteri, è bene seguire le seguenti regole e usare tutte le precauzioni possibili per evitare la contaminazioni con altri alimenti e utensili presenti in cucina:

  • lavare sempre bene le mani dopo aver toccato il guscio
  • non appoggiare i gusci sui piani di lavoro ma eliminarli immediatamente
  • lavare subito le suppellettili che sono entrate in contatto con l’uovo crudo
  • non riutilizzare le posate impiegate per sbatterlo, ma lavarle immediatamente
  • riporre le uova nell’apposito vano del frigorifero.

 

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