Scuppoz: la genziana abruzzese che conquista il mondo

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
0
1 min

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
0
1 min

Durante la scorsa edizione di AF – L’Artigiano in Fiera abbiamo avuto il piacere di conoscere Anna Iannetti, titolare (insieme ad Adriano Cicconi, il marito) di Scuppoz, azienda artigianale abruzzese che si occupa della produzione di liquori utilizzando i prodotti del territorio.

Un vero esempio di azienda a conduzione familiare, che ha saputo innovarsi anche grazie al passaggio generazionale che ha portato Anna e Adriano al timone di Scuppoz pochi anni fa.

Innanzitutto, perché il nome Scuppoz? Cosa significa?

E’ una parola dialettale che letteralmente significa “Il festoso schioccare dei calici in festa”. Mio suocero nel 1980 ha creato questo laboratorio artigianale, chiamandolo così. Alcuni anni fa lo abbiamo ereditato noi e ovviamente abbiamo mantenuto il nome originale. Ci occupiamo della produzione di liquori, utilizzando ingredienti locali tra cui la genziana.

Avete mantenuto il nome, ma avete portato tanti cambiamenti…

E’ stato proprio un cambio di generazione. Un tempo Scuppoz era un’attività artigianale di montagna. Quando l’abbiamo presa in mano noi, dopo avere un po’ “ingranato”, ci siamo accorti che il modo con cui si proponeva non era più in linea con la storia e non rispondeva più a un mercato che stava cambiando.

A che tipo di mercato ti riferisci?

Il liquore non è più una bevanda da anziani: è adatto anche per fare festa con gli amici (ovviamente bevuto con la giusta moderazione) e per momenti di convivialità, per chiaccherare insieme a fine pasto.

Come vi siete mossi?

Innanzitutto abbiamo pensato a un’innovazione del marchio. Abbiamo dato una grande rinfrescata ai nostri prodotti e ai nostri packaging, per renderli più giovani, più in linea con un target a cui volevamo rivolgerci.

Un paio di anni fa quindi abbiamo presentato al SIAL di Parigi il nuovo brand: una goccia che viene fuori da un brindisi. Una grafica molto pulita e dalle linee molto giovani, che potesse colpire il nostro nuovo mercato di riferimento.

In seguito abbiamo creato anche una linea di cocktail per giovani con un bartender di Londra.

Londra, Parigi…con voi l’Abruzzo diventa il centro del mondo!

Ci proviamo! Per noi è fondamentale l’attaccamento al territorio: fare conoscere l’abruzzo attraverso i suoi prodotti tipici è una “missione” molto interessante.

Qual è l’ingrediente che utilizzate più spesso?

Noi siamo famosi per i liquori a base di genziana, un arbusto che cresce a circa 1500 metri di altezza. Una radice molto profumata, la più amara presente in natura. La mettiamo in infusione e ne traiamo un liquore digestivo. Una specialità che sta spopolando sempre di più tra i giovani.

Avete ideato altre innovazioni nei vostri prodotti?

Siamo sempre pronti alle innovazioni: quest’anno abbiamo creato una linea di biscotti in collaborazione con un’azienda artigiana delle nostre parti (Rocca Santa Maria, a 1200 metri di altezza). E’ un forno artigianale, con cui abbiamo ideato e creato dei biscotti a base dei nostri liquori. Quindi, come il cantuccio sta al vino, il cantuccio di genziana sta al liquore di genziana! Abbinamenti perfetti!

Com’è essere imprenditori giovani nel 2015? E’ complicato?

Bisogna essere sempre molto aperti, pieni di idee e sempre disponibili a cambiare e a innovarsi. Il lato più complicato è certamente quello della tassazione, soprattutto nel nostro campo dove le accise sui liquori pesano tanto sui nostri costi.