Blog Post

Come si fa l’insalata giardiniera

insalata giardiniera

L’insalata giardiniera, o più semplicemente giardiniera, è un antipasto tipico del Piemonte, declinato da tutte le altre cucine regionali in numerose varianti. La giardiniera nasce come conserva, per poter avere a disposizione verdure fuori stagione in zone dalle differenze climatiche molto marcate tra estate e inverno.

Gli ingedienti base, passibili sempre di modifiche, a seconda dei gusti (in Italia non abbiamo certo problemi a trovare prodotti alternativi!) sono pomodori, cipolle, sedano, peperoni, carote e fagiolini. Versioni alternative prevedono cavolfiori, cipolline, cetriolini e melanzane (soprattutto al sud).

La verdura, tutta tagliata in piccoli pezzi, solitamente fettine o cubetti, va fatta cuocere in un liquido composto da aceto di vino, sale, zucchero e olio extravergine di oliva. Alcune ricette prevedono vino bianco. Le verdure vanno aggiunte secondo la loro consistenza e i loro tempi di cottura, per mantenere una certa uniformità nella consistenza.

Una volta raggiunto il livello di ebollizione con tutti gli ingredienti nella pentola occorre far cuocere il tutto per pochi minuti. Il contenuto va versato nei barattoli sterilizzati ancora caldo, con il suo “sugo”. Una volta raffreddato si può ricoprire il tutto con dell’olio extravergine e infine chiudere i vasetti con tappi a vite.

Un’insalata giardiniera che si rispetti va fatta “stagionare” un paio di settimane e poi è conservabile per almeno due anni, sempre che la chiusura sia ermetica. Una volta aperto il barattolo è bene conservare il prodotto in frigorifero e mangiarlo in un paio di giorni al massimo, ma a quel punto l’acquolina in bocca avrà preso il sopravvento e durerà molto meno tempo!

Insalata giardiniera: abbinamenti a tavola

La giardiniera è una conserva estremamente versatile: nasce come antipasto ma si adatta a tanti altri momenti della giornata. Può essere un ottimo condimento per un’insalata di riso o di pasta d’estate o come contorno per piatti di pesce o carne d’inverno.

Una variante piuttosto diffusa è la giardiniera al tonno: il pesce va aggiunto a negli ultimi minuti di cottura, prima dell’imbottigliamento. Altro classico, soprattutto al nord, è l’abbinamento con i lessi, “risulta” del brodo preparato per tortellini e ravioli.

La giardiniera è stata riscoperta anche da grandi cuochi che hanno sperimentato accostamenti col polpo, con il coniglio, ma pure a tagli speciali di maiale o vitello come il guanciale.

In generale la giardiniera, conserva “popolare”, massimo esempio di stoccaggio sotto aceto o sott’olio (ma come abbiamo visto la giardiniera originale è “sotto entrambi”), permette di gustare alimenti sani come le verdure dell’orto in momenti dell’anno in cui non sono disponibili naturalmente.

Foto | Flickr

READ ARTICLE IN ENGLISH

 

Articoli correlati

Articoli correlati

Fichi: freschi o secchi sono perfetti per chi fa sport

I fichi sono un frutto apprezzato da tempi immemori perle loro proprietà...

Aumentare le difese immunitarie contro virus e batteri con metodi naturali

Aumentare le difese immunitarie è un obbligo per il bene di noi...

Tipi di miele: a ciascuno il suo!

Tipi di miele diversi per diversi odori, colori, sapori e proprietà. Il...

Lascia un commento

campi obbligatori *

Fichi: freschi o secchi sono perfetti per chi fa sport

Aumentare le difese immunitarie contro virus e batteri con metodi naturali

Tipi di miele: a ciascuno il suo!

Prodotti biologici per mangiare sano: ecco quali non possono mancare nella tua dispensa

Qual è la differenza tra marmellata e confettura?

Viaggio alla scoperta del migliore artigianato italiano

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

ARTIGIANO IN FIERA

Magazine

Ottieni ora uno

SCONTO DEL 10%

Copia questo codice ed utilizzalo al tuo
prossimo acquisto: BENVENUTO10M