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Una speranza per Nairobi: l’artigianato solidale di Funowi

Spazio alla solidarietà all’Artigiano in Fiera. Dall’Europa, e dunque dall’Italia, fino al continente africano sono numerose le associazioni e le imprese artigiane che hanno saputo coniugare lavoro e impegno sociale nei confronti di chi ne ha bisogno, facendo di varie forme di lavoro artigianale – dall’oggettistica alla bigiotteria ai tessuti passando per la pasticceria – elementi di riscatto e integrazione lavorativa.

Il tutto tra voglia di riprendersi il maltolto (dal “destino”, a causa di scelte sbagliate, di inganni etc.) e di riconquistare il proprio ruolo nella società. Come? In primo luogo attraverso un lavoro nobile e pregno di soddisfazioni, appassionandosi a quel che si fa, spesso imparando da zero un mestiere e tracciando così la strada verso “nuovi” se stessi. La solidarietà all’Artigiano in Fiera 2016 ha tante facce.

Dalla donne aiutate Dell’Albero del Pane in Lombardia (giovani ragazze riscattate da una vita di abusi e costrizione), alla popolazione femminile di un villaggio tunisino che ora ha orgogliosamente un lavoro, abbiamo raccontato di queste storie a lieto fine che hanno al centro l’artigianalità. La solidarietà all’Artigiano in Fiera ha, come sempre, mille rivoli.

Ad arricchire l’elenco delle esperienze di solidarietà all’Artigiano in Fiera 2016 l’associazione Funowi che dal Kenya, stato dell’Africa orientale diviso a due dall’Equatore, che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita notevole (ma che ora ha a che fare con una siccità diventata calamità nazionale), ha portato in Fiera il suo modo di lavorare. O meglio di lavorare aiutando donne e bambini.

L’associazione Funowi opera da 16 anni in Kenya in un quartiere periferico di Nairobi: qui oggi aiuta 60 bambini e donne, vedove o abbandonate, come ci spiega la responsabile dell’associazione Faridha A. Abdulmalik, presente con il suo stand All’Artigiano in Fiera 2016:

Aiutiamo i bambini abbandonati, diamo loro quanto serve: abiti e tutto ciò che occorre per lo studio. Quando i bambini non vanno a scuola realizziamo artigianalmente dei piccoli oggetti con la supervisione della comunità.

Orecchini, collane, veli, bambole. Tutto serve per aiutare l’associazione a ospitare sempre più persone:

Da noi sono ospitate donne malate di Aids, vedove e ragazze madri…

Dando una speranza di riscatto e di condizioni di vita migliori a ciascuna di loro, pur nelle diverse e più o meno gravi difficoltà psichiche e fisiche da affrontare giorno per giorno, con la consapevolezza però di non essere (più) sole, di poter sempre contare sull’aiuto di Faridha e di Funowi.

 

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