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Organza | Glossario dell’artigianato

Organza:

OrganzaIl termine organza deriva dal nome della città del Turkestan Urghenz, che in Europa è chiamata con il nome Organdis e proprio del francese organdis è la traduzione italiana, anche se non è raro usare direttamente il termine francese o quello italianizzato organdì.

Si tratta di un tessuto estremamente leggero e talvolta anche trasparente che si può ottenere sia con fibre nobili come la seta e il cotone, sia con fibre sintetiche come il poliestere o nylon.

Organza di seta:

L’organa di seta, detta anche organzino, è un tessuto dal peso di circa 40 g a metro quadro, fitto, trasparente, di solito in armatura a tela, costruito da un filato particolare in cui l’organzino, appunto, che è molto elastico, resistente e ottenuto con le migliori bave della seta. Ne esistono diversi tipi chiamati grenadine, organzino medio, strafilato o comune.

Questo tessuto viene solitamente rafforzato in finissaggio con appretto sul filo. L’organza di seta si usa per abiti femminili eleganti, per esempio bluse con ruches e volant, in balze e stratificazioni di abiti da sera dalla struttura complessa, per i veli e gli abiti da sposa, per gli ornamenti nei cappelli da cerimonia.

Organza di cotone

L’organza di cotone è un tessuto finissimo, velato e semitrasparente. Somiglia alla mussola, ma è più rigido. Si ottiene con un intreccio tipo tela da filati unici in cotone extratorto molto sottile. Per molto tempo si usava solo di colore bianco, per foderare abiti all’interno o per doppiare alcuni tessuti troppo leggeri rendendoli più stabili. Ora si riesce anche a usarlo colorato, stampato o ricamato, anche se per il ricamo serve una certa abilità e molta esperienza per non rovinare il tessuto e ottenere un buon risultato. Si usa molto per indumenti femminili, spesso per camicie, abiti con balze o con increspature, ma anche per l’intimo e per i vestiti per bambini.

Organza di poliestere

L’organza di poliestere o di fibre miste è più morbida rispetto a quella di seta o cotone e tende ad afflosciarsi, soprattutto dopo qualche lavaggio perde rigidità e dunque non consente di ottenere lo stesso effetto di quella in fibre nobili, rispetto alla quale ha ovviamente un prezzo più contenuto. Viene prodotta in diversi tipi, come stropicciato, liscio e cangiante, e si usa per abiti destinati alla produzione di massa e che hanno una struttura leggera. In particolare viene impiegata per la produzione di sciarpe, foulard, camicie, gonne, abiti e cravatte femminili, ma anche per decori, per esempio nastri per bomboniere o per accessori per capelli. Si utilizza anche nell’arredo, in particolare per le tende, per le quali è utile nel caso in cui non si voglia completamente oscurare l’ambiente in quanto lascia penetrare la luce e crea una sensazione di movimento.

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