Tessuto stampato | Glossario dell’artigianato

Redazione Artigiano in Fiera
6 anni fa
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1 min

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Tessuto stampato:

Per tessuto stampato si intende una stoffa che, solo su un lato, ha disegni multicolori che sono stati realizzati applicando coloranti in pasta che penetrano tra le fibre tessili e si fissano al tessuto in modo permanente, resistendo dunque anche alla luce e ai lavaggi (sebbene con molti lavaggi o molta esposizione al sole possano poi scolorirsi).

Sono tante le tecniche, industriali e artigianali, che possono essere applicate per stampare un tessuto. Per esempio è possibile applicare un colore per volta seguendo un bozzetto che indica lo schema compositivo, oppure si può procedere con la stampa diretta (o “in applicazione”) usando sostanze coloranti che contengono fissativi e mordenti che servono per fissare la tinta in modo permanente sul tessuto e il disegno viene stampato in più passaggi tramite l’uso di matrici a blocchi, stampi o mascherine a stencil (in caso di tinta a mano) o erogando il colore con cilindri rotanti in nichel su cui sono incisi i motivi del disegno.

La stampa indiretta, invece, detta anche a mordente consiste nel trasferire il disegno sulla stoffa prima di immergerlo in un bagno di tintura, in modo da farlo aderire solo in dei punti prestabiliti dal mordente. Abbiamo poi la stampa a riserva, che consiste nell’uso di uno strato di cera o di un altro materiale in grado di rendere impermeabile il tessuto in alcune zone, quelle in cui non si vuole far penetrare il colore. C’è anche la tecnica della stampa in corrosione, che usa un agente decolorante per asportare il tessuto già tinto, creando così il disegno per sottrazione.

A livello industriale si usa spalmare il colore con una spatola su dei quadri serigrafati, con gelatina fotosensibile su supporto in tela di poliestere. Seguendo il rapporto di disegno, i quadri serigrafati si spostano su un carrello mobile lungo il tavolo da stampa sui cui è disteso il tessuto da stampare.

Troviamo poi altre tecniche come la stampa a pigmento, che usa sostanze colorate, metallizzate o laccate che resistono a lavaggi e sfregamenti, la stampa in trasferta per le fibre sintetiche, che avviene con trasporto a caldo del disegno direttamente alla stoffa da una matrice di carta continua preconfezionata, sottoposta all’azione di una pressa.

Molto diffusa è la stampa con tecnica digitale ink-jet che si effettua su un tessuto preparato con addensante, attraverso eiezione di gocce d’inchiostro, proiettate ad alta velocità attraverso dei plotter che sono comandati dal supporto informatico e servono per trasferire direttamente il disegno sul tessuto. Questo tipo di stampa è perfetto per riprodurre fedelmente stampe fotografiche.

La stampa può essere “piazzata“, ossia eseguita in un preciso ordine, ripetuto su uno o più rapporti, oppure “all over“, cui in modo uniforme su tutta la superficie tessile. La qualità dipende dalla tinte usate, dal numero di colori impiegati, dai contorni, dalla nitidezza del disegno, dalla stoffa usata come base. La tecnica di stampa si sceglie in base al tipo di prodotto che si intende realizzare a agli effetti desiderati.

Per quanto riguarda i coloranti usati per stampare, essi possono essere acidi, basici, reattivi, diretti, cationici, al tino, dispersi, fluorescenti, premetallizzati o al mordente.

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