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Bellini, la ricetta del cocktail e come si prepara

bellini

Inventato nel 1948 da Giuseppe Cipriani, fondatore e capo barman dell’Harry’s Bar di Venezia, in occasione di una mostra dedicata all’artista Giovanni Bellini, il Bellini è un famosissimo cocktail italiano dal gusto fruttato e dolce che si può bere nei bar di tutto il mondo.

L’ispirazione per il nome è venuta a Cipriani in modo molto singolare: il colore del cocktail, rosa, ricordava quello della toga di un santo in un dipinto del pittore veneziano, conosciuto anche come Giambellino e vissuto tra il 1433 e il 1516.

Questo cocktail è diventato famoso e amato in tutto il mondo perché molto presto riuscì a conquistare l’America: fu infatti tra le bevande più popolari nella sede dell’Harry’s Bar di New York un imprenditore francese creò una rotta commerciale per semplificare il trasporto della polpa di pesche bianche tra Venezia e la Grande Mela, facendo così diventare il Bellini un grande classico a livello internazionale.

Bellini, ingredienti e ricetta

Gli ingredienti per questo drink sono soltanto due, prosecco (10 cl) e polpa di pesca bianca schiacciata (5 cl), ma devono essere ovviamente di ottima qualità: è il caso dei vini accuratamente selezionati per voi da Artimondo tra le migliori produzioni artigianali italiane e disponibili nel nostro negozio di vino online.

La ricetta dell’IBA-International Bartenders Association prevede di mettere nel bicchiere, un flute molto freddo, per prima cosa la polpa di pesca – la ricetta originale richiede la polpa, non il succo già pronto -, poi si deve aggiungere il vino (che può essere anche uno spumante brut).

Per evitare che il vino perda le sue bollicine, bisogna mescolare il cocktail, che avrà una gradazione di circa 8% vol, molto delicatamente. Per un aperitivo o un rinfresco è possibile preparare il Bellini in grande quantità, da servire agli ospiti con una caraffa nei rispettivi flute: basta mantenere il rapporto giusto tra gli ingredienti.

Varianti

Esistono tre varianti del Bellini principali, tutte con nomi di artisti: se per preparare questo cocktail si usa il succo fresco di mandarino, si ottiene il Puccini, con le fragole schiacciate otteniamo il Rossini mentre utilizzando il succo del melograno si ha il Tintoretto. Molto famoso anche il Mimosa, che si ottiene usando l’arancia fresca e dunque ideale soprattutto d’inverno.

Al posto del prosecco si può anche utilizzare lo champagne: in questo caso avremo il Bellini Royal.

Bellini analcolico

Preparare una versione analcolica è ancora più facile: si prepara unendo alla polpa di pesca (che non deve essere mai frullata) 10 cl di acqua frizzante. Per renderlo ancora più buono si possono usare 90 ml di polpa di pesca, 120 ml di acqua frizzante, 30 ml di succo di limone (o di clementine per farlo più dolce), un cucchiaio di spremuta di melagrana ed ecco il Virgin Bellini!

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