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La bisciola, storia e ricetta del tipico dolce della Valtellina

bisciola

La bisciola (o pan de fich) è un dolce tipico della Valtellina, che viene anche chiamato panettone valtellinese: durante le festività viene mangiato spesso proprio al posto del suo lontano parente milanese, ma è comunque un prodotto adatto in ogni momento dell’anno. Si tratta di un pane arricchito con frutta secca, burro e uova molto semplice da realizzare, ma visto il suo contenuto calorico è meglio fare attenzione a non esagerare con le quantità quando lo si mangia (così come forse con tutti i buonissimi dolci che arricchiscono il periodo natalizio).

Bisciola valtellinese, come si prepara

Una caratteristica della bisciola sono i suoi ingredienti, tutti prodotti tipici del territorio in cui viene preparata, tanto che dal 2013 è tutelata dal Marchio Collettivo Geografico (MCG), che permette che sia prodotta solo in Valtellina, seguendo un preciso disciplinare di produzione (art 2. “La zona di produzione e confezionamento della ‘Bisciola’ è rappresentata esclusivamente dall’intero territorio amministrativo della provincia di Sondrio”).

Ecco quindi le precise quantità di ingredienti che si possono utilizzare per ogni kg di farina di frumento di grano tenero utilizzata (indicate minimo/massimo):

Uvetta da 450 g a 600 g
Fichi secchi da 450 g a 600 g
Noci da 320 g a 550 g
Acqua 240 ml 350 ml
Burro di latte vaccino da 200 g a 400 g
Zucchero semolato da 150 g a 300 g
Tuorlo d’uovo o uova intere da 100 g a 300 g
Lievito madre da 100 g a 300 g
Miele da 30 g a 60 g
Sale da 5 g a 15 g

Come si legge sempre nel disciplinare, la farina di frumento può essere sostituita da farina di segale per non più del 30% mentre l’acqua può essere sostituita totalmente o parzialmente dal latte. Inoltre il lievito madre può essere sostituito dal lievito chimico (nella dose da 10 a 30 g) o dal lievito di birra (nella dose da 20 a 40 g). All’impasto può essere aggiunta scorza di arancia candita o altra frutta candita (nella misura max. di 50 g). Infine è consentito l’utilizzo di aromi naturali, emulsionanti e conservanti nei limiti di legge.

 

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