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I segreti della Calabria, patria del bergamotto: la bellissima punta dello “Stivale”

Calabria patria del bergamotto

Spiagge da sogno e massicci montuosi, patria del bergamotto e del gelato al tartufo, arte risalente all’età della pietra e tradizioni rimaste giovani: se andate in vacanza in Calabria, vivrete una regione dalle mille sfaccettature. La punta estrema dell’Italia è tutta da scoprire.

La Calabria si trova alla punta meridionale dello “Stivale”, lontana dalle famose destinazioni turistiche del nord e nel centro della penisola. Chi va in Calabria per la prima volta scopre un’area unica, caratterizzata da scenari eccezionali, prelibatezze culinarie e una storia lunga e varia.

Varie culture hanno influenzato la vita tra il Tirreno e il Mar Ionio e sono ancora visibili oggi. Soprattutto i Greci hanno lasciato il segno nella regione all’epoca nota come “Magna Grecia”. Fino al 500 a.C. circa tutte le città costiere erano greche, quindi la Calabria divenne provincia romana.

Numerosi siti archeologici ricordano anche le presenze di Bizantini, Saraceni, Normanni,  degli Asburgo e dei Borboni.

Dove si trova il mare più bello in Calabria?

I turisti conquistano la costa calabrese, lunga 780 km, e viceversa. Specialmente nei mesi estivi le piccole baie e le bellissime spiagge di sabbia e ghiaia sono destinazioni molto popolari. Le comunità sulla costa, ad esempio la pittoresca località di Tropea sul Mar Tirreno, brulicano di vita. La città di Tropea (in provincia di Vibo Valentia) costruita su imponenti rocce è anche conosciuta come la Saint-Tropez italiana. Quando il tempo è limpido da qui si può anche vedere l’isola vulcanica di Stromboli.

Spiaggia in Calabria
Spiaggia di sabbia fine e vista fantastica: la località di Tropea si affaccia su imponenti scogli verso il Mar Tirreno. © jovannig / Adobe Stock

I segreti di Pizzo: conoscete la storia del gelato al tartufo?

Circondata dal mare, la Calabria si trova sulla terraferma meridionale della penisola. A Ovest la punta dello Stivale italiano confina con il Mar Tirreno, a sud e ad est con il Mar Ionio. Lo Stretto di Messina separa la Calabria dalla Sicilia e la regione confina a nord con la Basilicata.

Dalla città costiera medievale di Pizzo, a nord di Tropea, la vista sul Mar Tirreno è altrettanto impressionante. Ma la maggior parte dei vacanzieri viene qui non solo per il panorama: in una delle gelaterie locali è stato inventato il gelato al tartufo, una pallina di gelato alla nocciola, piena di cioccolato liquido e arrotolata nel cacao. E da nessuna parte ha un sapore delizioso come a Pizzo.

Si dice che il gelato al tartufo sia stato inventato alla fine del 18 ° secolo in onore di un ospite di alto rango: il Principe di Savoia di Torino che onorò la Calabria con la sua visita. La pralina di gelato al tartufo gli ricordava i tartufi, le nocciole e il cioccolato piemontesi.

Tartufo gelato
Fresco piacere nelle giornate calde: a Pizzo è stato inventato il gelato al Tartufo, in onore del Principe di Savoia. © Karl Allen Lugmayer / Adobe Stock

Cosa visitare in Calabria montagna?

Per chi cerca refrigerio e vuol evitare il trambusto dei villaggi costieri, le montagne calabresi sono l’ideale, con cime fino a oltre 2.000 metri di altezza. Circa un terzo della Calabria è costituito da montagne e paesaggio collinare. Nell’entroterra si trova anche il Parco Nazionale del Pollino, il più grande di un totale di tre parchi nazionali calabresi, che con quasi 200.000 ettari di terreno è anche la più grande riserva naturale in Italia.

Cascata nel Parco Nazionale del Pollino
Spettacolo naturale affascinante: una cascata nel Parco Nazionale del Pollino. © ting83 / Adobe Stock

Qui, pini, faggi e abeti forniscono ombra. Nei numerosi corsi d’acqua nuotano trote di montagna e lontre mentre le aquile reali si aggirano sopra gli imponenti canyon. Ma gli animali più famosi sul Pollino sono quelli scolpiti nelle rocce che ricordano come i cacciatori dell’Età della Pietra si avventurarono attraverso le montagne calabresi circa 11.000 anni fa. I disegni nella Grotta del Romito nel villaggio di montagna di Papasidero (CS) sono la prima testimonianza di un insediamento in Calabria.

I villaggi di montagna conservano tradizioni e dialetti

I villaggi di montagna della Calabria conservano molti altri tesori culturali. Ad esempio, nella parte meridionale del massiccio montuoso dell’Aspromonte, ancora oggi si parla un dialetto speciale: il cosiddetto Grecanico, eredità dell’influenza greca. Anche i segnali stradali sono in parte in greco.

In altri villaggi di montagna si sente parlare il dialetto albanese: accade nei luoghi abitati dalla comunità Arbëresh, i cui antenati fuggirono nel XV dagli Ottomani fino in Calabria. Gli Arbëresh indossano ancora oggi i loro tipici costumi colorati nei giorni di festa e mantengono le loro tradizioni: molti sono musicisti di talento, specializzati nel suonare strumenti come la fisarmonica.

Com’è il tempo in Calabria?

Al cambiare del paesaggio, cambia anche il clima in Calabria: sulla costa tirrenica è piuttosto umido, sullo Ionio piuttosto secco. Nell’entroterra montuoso prevale il clima di montagna. Nel complesso il clima è di solito piacevolmente caldo. Sulle coste le temperature non scendono quasi mai sotto gli otto gradi Celsius anche in inverno. Tra giugno e settembre sono costantemente tra i 20 e 30 gradi.

Quali sono i piatti tipici della cucina calabrese?

Come ogni regione italiana, anche la Calabria ha delle sue unicità quando si parla di gastronomia. Tra gli alimenti più caratteristici c’è certamente la ‘nduja, un particolare insaccato fatto di carne e spezie. La zona di origine è il comune di Spilinga, in provincia di Vibo Valentia, ma il suo uso si è esteso prima in tutte le zone dell’altopiano del Poro e poi in tutta la regione. Ora è una specialità nota in tutta Italia e apprezzata anche nel mondo.

Viene preparata con le parti grasse del maiale, aggiungendo il tipico peperoncino piccante calabrese, e viene poi insaccata nel budello cieco e affumicata. È nata come un piatto povero, fatto con gli scarti delle carni di maiale, ma ha avuto poi un grandissimo successo commerciale. È un prodotto fatto senza conservanti: c’è il peperoncino, che con le sue potenti proprietà antisettiche rende completamente inutile l’uso di conservanti! Negli anni sono state create dagli artigiani calabresi diverse varianti della ‘nduja. Tra le più buone c’è quella in olio extravergine d’oliva.

Un’altra specialità tipica della Calabria è la cipolla rossa di Tropea, che prende il nome dal piccolo comune che si trova sulla costa orientale, in provincia di Vibo Valentia, e viene coltivata tra Nicoltera, che è nella stessa provincia, e Campora San Giovanni, nel comune di Amantea, che è in provincia di Cosenza. Viene coltivata anche in provincia di Cosenza e prodotta tra Briatico e Capo Vaticano. È ricca di vitamine, ferro, selenio, iodio, magnesio zinco, ha diverse proprietà benefiche e un gusto molto particolare, dovuto alla presenza di zuccheri come glucosio, fruttosio e saccarosio.

Calabria patria del bergamotto, una “celebrità” esigente

Calabria patria del bergamotto, cioè l’agrume della salute noto per le sue tante proprietà benefiche. È alle pendici meridionali dell’Aspromonte che il bergamotto ha scelto la sua “casa”. Solo qui, tra il Tirreno e lo Ionio, gli agrumi trovano le condizioni climatiche per crescere in modo ottimale: tanto sole, brezza marina e venti costieri leggermente umidi.

Ecco perché si sente spesso dire Calabria patria del bergamotto. L’olio di bergamotto profumato e fresco è ottenuto dalla buccia che conferisce al tè Earl Grey il suo inimitabile aroma ma è base anche per prodotti cosmetici, come un’acqua di colonia dal profumo speciale.

“L’oro verde di Calabria” – come viene spesso  definito il bergamotto – è disponibile anche in succo di frutta: una bevanda antiossidante che è utile anche per abbassare in modo naturale i livelli di colesterolo: il succo di bergamotto è quindi salutare oltre che buono.

Cipolle rosse delicate, peperoncini piccanti

Le cipolle rosse sono tipiche della Calabria, talvolta vendute nei carrelli. © petrrgoskov / Adobe Stock

Ai mercati e sul ciglio della strada gli agricoltori calabresi vendono frutta, agrumi e verdura freschi. La Calabria patria del bergamotto è nota anche per molte altre specialità alimentari: dalle delicate cipolle rosse di Tropea ai peperoncini piccanti, esportati in grandi quantità nel nord Italia e altri paesi europei che possono così godere dei frutti e degli ortaggi maturati sotto il sole calabrese.

Hai voglia di “assaggiare” la Calabria?

Sull’e-commerce di Artigiano In Fiera potete trovare prodotti calabresi di alta qualità accuratamente selezionati, dal succo di bergamotto ai peperoncini ripieni.

Come accennato, tipici della Calabria sono i peperoncini piccanti, apprezzati come afrodisiaci naturali e ingrediente importante della deliziosa ‘Nduja, il salame spalmabile. Molto rinomate sono poi le cipolle rosse, particolarmente delicate, predilette dai grandi chef per pietanze gourmet e che possono essere gustate anche come sott’aceto/sott’olio o trasformate in marmellata.

La Calabria e le vecchie tecniche artigianali

L’agricoltura rimane la fonte di entrate più importante per i calabresi. Non c’è industria e pertanto, molti giovani sono emigrati ed emigrano per cercare fortuna altrove. Ma non tutti se ne vanno.

Sempre più intraprendenti e giovani calabresi stanno sviluppando nuove idee per far progredire l’economia locale: fanno rivivere vecchie tecniche artigianali come la produzione di borsellini o la tessitura secondo le vecchie usanze. In questo modo si assicurano il sostentamento con l’artigianato tradizionale oltre che con il turismo.

Merita una visita il villaggio abbandonato di Pentedattilo nell’Aspromonte con le sue pittoresche rovine. © Giulio / Adobe Stock

Cosa c’è da visitare in Calabria? 5 destinazioni da non perdere!

  • Altomonte: dal 14° secolo centro d’arte della Calabria, restaurato con cura, numerose le attrazioni.
  • Reggio Calabria: città storica sulla punta meridionale d’Italia sullo stretto di Messina. Il Museo Nazionale della Magna Grecia ospita numerosi tesori d’arte.
  • Scilla: grazioso paesino di pescatori con vista sulla Sicilia.
  • Sila: il Parco Nazionale è il cuore verde della Calabria. Preferito d’inverno per gli appassionati di sport invernali.
  • Pentedattilo: uno dei villaggi abbandonati dell’Aspromonte che risale all’epoca greca (VI secolo a.C.). I residenti hanno lasciato la città dopo un terremoto.

 

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