Cassatelle: la ricetta classica del dolce pasquale siciliano
- Redazione Artigiano in Fiera
- 8 anni fa
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Le cassatelle o cassateddi pasquali sono dei dolci tipici siciliani ripieni di ricotta, cannella, zucchero e scaglie di cioccolato che possono avere forma tonda, di grandi ravioli o, più spesso, di mezzaluna. Dopo i dolci di Pasqua tradizionali di Sardegna e Friuli oggi facciamo tappa in Sicilia. Le cassatelle o cassateddi dovrebbero i loro natali alla città di Calatafimi, in provincia di Trapani. In alcune zone del trapanese i cassateddi vengono chiamati anche cappidduzzi o raviola (ravioli dolci). Le cassatelle di ricotta, specie quelle di pasticceria, di solito sono decorate e rese ancora più gustose da glasse, frutta candita e confettura di albicocca.
In ogni caso per Pasqua i cassateddi sono quasi d’obbligo sulle tavole così come nelle vetrine delle pasticcerie siciliane. Come del resto è per la cassata, forse il dolce che meglio identifica la pasticceria siciliana nel mondo (insieme al cannolo) le cui origini sono fatte risalire al quas’at (termine che significa “scodella rotonda”) arabo: parliamo dei tempi della dominazione saracena sull’isola e di un dolce a base di tuma fresca e zucchero, tuma poi sostituita dalla ricotta e guarnita con il pan di Spagna.
La cassata assumerà, nel 18° secolo, le sue caratteristiche decorazioni in stile barocco realizzate con i canditi. Anche le cassatelle possono essere preparate con la tuma (un tipo di pecorino siciliano con un certo grado di stagionatura) al posto della ricotta vaccina. Tradizione vuole che i cassateddi vengano infornati nella giornata del Venerdì Santo per essere poi consumati la domenica di Pasqua e a Pasquetta. Vediamo ora gli ingredienti e la ricetta delle cassatine alla ricotta.
Cassatelle o cassateddi: ingredienti e preparazione
La ricetta delle cassatelle non è difficile da realizzare e richiede circa un’ora di tempo tra preparazione e cottura (più un paio d’ore per far riposare l’impasto). Il segreto è far amalgamare bene tutti gli ingredienti. Nella ricetta qui proposta la forma dei cassateddi è rotonda (e aperta) ma come detto si fanno anche a forma di mezzaluna o come dei ravioloni (quindi chiusi). Servono (per 6 persone/porzioni):
-500 grammi di farina 00
-100 grammi di strutto
-metà bicchiere d’olio extravergine d’oliva
-200 grammi di zucchero
-lievito per dolci (una bustina)
-metà bicchiere di Marsala secco
-un chilo di ricotta vaccina
-2 uova più uno sbattuto per spennellare
-cioccolato fondente a scaglie, cannella in polvere e sale q.b.
Veniamo al procedimento. Disponiamo la farina a fontana impastandola con lo strutto, le due uova e l’olio d’oliva. In un po’ d’acqua tiepida facciamo sciogliere il lievito, aggiungendo il Marsala e una punta di sale per poi unire il tutto al precedente impasto. Mescoliamo e impastiamo finché il composto non sarà così omogeneo e sodo da permetterci di formare una palla di pasta che dovrà riposare due ore circa. Passato questo lasso di tempo stendiamo la pasta ricavandone una sfoglia di un paio di millimetri di spessore da cui ritaglieremo una dozzina di dischi di 15 centimetri di diametro circa.
Passiamo al ripieno. Prendiamo la ricotta, la lavoriamo in modo da renderla più “raffinata” e asciutta possibile e aggiungiamo lo zucchero, la cannella in polvere e il cioccolato fondente a scaglie (o anche grattugiato). Ora possiamo farcire i nostri dischetti di pasta, avendo cura che siano “gonfi” di ripieno; dopodiché spennelliamo tutto il bordo dei dischi con l’uovo e lo pizzichiamo con le dita o con una forchetta. Il bordo va sollevato di circa un centimetro dal piano di lavoro: così otterremo una forma che ricorda quella di un cestino con il bordo stellato.
Siamo pronti per infornare le nostre cassatelle, in una teglia foderata con carta da forno, a 180°C per circa mezz’ora. Appena saranno ben dorate le sforniamo, le spennelliamo con l’uovo sbattuto e le rimettiamo nel forno giusto il tempo che la spennellata renda i cassateddi lucidi. Facciamo raffreddare un po’ e serviamo in tavola.
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