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Come viene fatto il liquore al mirto? Tra mirto, bacche e piante aromatiche

liquore al mirto

Avete mai assaggiato un bicchiere di liquore al mirto alla fine di un ricco pasto? In Sardegna è un liquore tipico tradizionale, ma, data la sua bontà, ormai si consuma sulle tavole di tutta Italia.

Il liquore al mirto è fatto con le bacche di Myrtus communis (o più comunemente pianta di mirto), che conferiscono alla bevanda il tipico colore blu violaceo, il sapore e il profumo caratteristico.

Trovarle nei supermercati – soprattutto le qualità più pregiate – non è semplicissimo: meglio virare direttamente sui produttori sardi di mirto, che raccolgono ed essicano le bacche in maniera artigianale.

Liquore al mirto: una tradizione strettamente sarda

In molte case, soprattutto in Sardegna, il liquore viene fatto in modo tradizionale. Un metodo che viene utilizzato da diverse generazioni e che ancora oggi trasmette tutto il sapore a questa bevanda, che è l’ideale da gustare a fine pasto.

Il metodo tradizionale della produzione di mirto artigianale consiste nell’infusione delle bacche in una soluzione idroalcolica, meglio se nel periodo invernale, quando hanno già raggiunto il loro tipico colore nerastro ma non sono ancora diventate dure. Il periodo deve durare circa 40 giorni, dopo il quale si procede con il mescolamento con uno sciroppo a base di acqua e zucchero, per poi imbottigliare il tutto.

Gli artigiani hanno anche un ulteriore passaggio, più “professionale” rispetto alla lavorazione casalinga: un’operazione di pressatura con il torchio idraulico per recuperare dalle bacche tutto l’alcol e non perdere nemmeno un po’ di sapore.

Mirto artigianale vs. mirto industriale: le differenze

Il mirto artigianale si diversifica da quello industriale soprattutto perché quest’ultimo viene sottoposto a filtraggio per togliere alcuni oli essenziali, spesso insapori ma antiestetici.

Ma la differenza più grande e marcata è la freschezza delle bacche. Il vero liquore al mirto artigianale viene messo in lavorazione entro 12 ore dalla raccolta delle bacche, mentre quello industriale viene fatto a 3-4 giorni dalla raccolta. Sembra poco, ma in realtà è un fattore che influisce pesantemente sul sapore del prodotto finito: più intenso quello artigianale, più “annacquato” quello industriale.

 

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