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Quali sono i danni prodotti dai conservanti alimentari all’organismo umano?

Quali sono i danni prodotti dai conservanti alimentari all’organismo umano? Premettendo che l’Unione Europea consente l’uso di qualcosa come trecento tipi diversi di additivi o conservanti alimentari e che la maggior parte non sono nocivi, altri hanno caratteristiche che li trasformano in sostanze pericolose.

 

Conservanti e additivi alimentari

In generale gli additivi e conservanti vengono aggiunti negli alimenti, specialmente di tipo industriale, per preservarli da contaminazioni microbiche, dall’irrancidimento e per migliorarne consistenza e aspetto.

I conservanti e additivi naturali – vitamine, antiossidanti naturali come le antocianine o gli addensanti come la pectina – sono del tutto innocui. I conservanti usati dalla grande industria alimentare, spesso assunti anche inconsapevolmente per lungo tempo, possono provocare dermatiti, pruriti, nausee, senso di torpore o mal di testa, in alcuni casi anche allergie.

I conservanti naturali, al contrario, possono svolgere varie funzioni utili per l’organismo. Come ad esempio gli antociani contenuti nell’aroma melanocarpa, frutto che vanta la più alta concentrazione di polifenoli (antiossidanti) di tutti, più del ribes nero.

Ecco perché è sempre buona norma leggere con attenzione l’etichetta, carta d’identità del prodotto. Solo scegliendo i migliori prodotti artigianali, come quelli selezionati con cura per voi da Artimondo e presenti nel nostro negozio di alimentari online, abbiamo la garanzia della massima genuinità e qualità di quello che acquistiamo.

Tornando alla nostra domanda iniziale, quali sono i danni prodotti dai conservanti alimentari nell’organismo umano, vediamo da quali è meglio stare alla larga.

 

Nitrati e nitriti

I nitrati e i nitriti sono usati come conservanti soprattutto delle carni, danno sapore e colore. I nitrati in sé non sono pericolosi ma, nei processi metabolici e di cottura dei cibi, possono subire trasformazioni chimiche che li convertono in N-nitrosammine, composti ritenuti invece probabilmente cancerogeni dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), organo dell’OMS.

I nitrati si trovano nell’acqua potabile e in diversi alimenti, soprattutto in verdure come spinaci, bietole, sedano, rape. Come detto i nitrati sono innocui: è la loro trasformazione in nitriti sviluppata dall’attività delle ghiandole salivari nella bocca, e la loro combinazione con molecole come le ammine, tipiche degli alimenti molto proteici (carne, formaggi), a formare le cancerogene N-nitrosammine.

 

Additivi e conservanti alimentari più pericolosi 

Gli additivi e conservanti alimentari più pericolosi sono quelli contenenti nitrito di potassio (E249), nitrato di sodio (E251), nitrito di sodio (E250), nitrato di potassio (E252): sono presenti soprattutto nelle carni lavorate e nella carne in scatola.

 

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