Fonduta: la ricetta classica del piatto a base di formaggio fuso
- Redazione Artigiano in Fiera
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La fonduta è uno dei piatti nazionali della Svizzera, ma è considerata una pietanza tipica anche di alcune regioni d’Italia e di una parte della Francia. Nel nostro Paese, infatti, si parla di fonduta alla valdostana e alla piemontese, proprio perché è strettamente legata a queste due regioni, mentre in Francia la si trova soprattutto in Savoia, anche se il termine “fondue” viene usato pure per un piatto di carne, la fondue bourguignonne.
La fonduta tradizionale, comunque, è quella che si fa con il formaggio, che deve essere a sta dura, e viene fuso nel caquelon, una speciale pentola che può essere in ghisa, terracotta o porcellana e ha la caratteristica di avere un fornelletto alla sua base, che mantiene caldo il formaggio anche quando viene servito, altrimenti si indurirebbe e non sarebbe più fuso.
Fonduta: la ricetta
Ingredienti:
200 gr di formaggio tipo fontina
150 gr di latte intero
50 gr di burro
sale
pepe
2 tuorli
pane o patate
Se non si ha a disposizione il caquelon usare anche 200 g di farina di frumento semintegrale (tipo 2)
Il primo passo è quello di tagliare il formaggio a fettine sottili e metterlo nel latte per due ore. In seguito, si può mettere la pentola con il latte e il formaggio sul fuoco, tenendolo basso. A questo punto si aggiunge il burro e si mescola di continuo fino a quando il formaggio non è completamente fuso. Si aggiungono poi i tuorli d’uovo e si continua a cuocere per un’altra mezz’ora. Si aggiungono anche sale e pepe. Quando il composto è denso e omogeneo si può servire la fonduta nel caquelon.
Se non si ha a disposizione il caquelon, allora è meglio aggiungere al formaggio e al latte la farina. Quando la densità ci soddisfa, si può servire in delle terrine che siano state precedentemente riscaldate nel forno.
Ci sono molte varianti della fonduta, che dipendono dal tipo e dalle proporzioni di formaggi utilizzati.
Fonduta: come si serve
Senza il caquelon, come abbiamo visto, si possono usare delle terrine riscaldate per servire la fonduta. Se invece abbiamo l’apposita pentola con fornelletto annesso, la si porta in tavola con del pane o delle patate.
Tra il caquelon e il fornelletto è meglio porre un disco di alluminio, in modo da evitare che si formi una crosta.
Il pane è meglio che sia leggermente raffermo, perché è più compatto di quello fresco. Per chi apprezza l’aglio, lo si può usare per insaporire il pane e volendo lo si può mettere anche nella stessa fonduta.
Si possono usare anche dei crostini, soprattutto se la fonduta viene servita in terrine.
La fonduta può essere servita come antipasto o come entrèe tra il primo e un piatto di carne. Va accompagnata con kirsch (un’acquavite ricavata dalle ciliegie) o vino bianco.
Fonduta: come si mangia
Quando si porta la fonduta a tavola con il caquelon, ai commensali si distribuiscono le apposite forchette. Queste ultime servono per prendere il pane che va immerso nella fonduta. Servendosi della forchetta si fa un movimento a otto per girare il pane nel formaggio. In questo modo il formaggio fuso manterrà la giusta consistenza.
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