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Storia e significato delle maschere veneziane artigianali

La maschera veneziana ha origini antichissime: il primo documento che testimonia l’uso dei travestimenti a Venezia è datato 1094. Ancora oggi è il Carnevale più famoso al mondo, che richiama turisti, curiosi e amanti del mascheramento e dell’anonimato. La partecipazione festosa e in incognito a questo rito di travestimento collettivo era, ed è tuttora, l’essenza stessa del Carnevale: con la maschera non esistono differenze sociali, di sesso e religione. Chiunque può dismettere i propri panni e diventare, anche se solo per un giorno, qualcun’altro. La produzione e il commercio di maschere veneziane artigianali si svilupparono già a partire dal 1271 e nel tempo Venezia divenne il centro di scuole e botteghe di mastri artigiani (chiamati mascareri) che elaborarono tecniche sempre più sofisticate.

Maschere veneziane più famose

La maschera veneziana più celebre è la Baùta, uno dei travestimenti più comuni nel Carnevale antico, soprattutto a partire dal XVIII secolo. Ancora oggi è una delle figure più richieste, perché può essere indossata sia dagli uomini che dalle donne: è costituita da una particolare maschera bianca, detta anche larva, e completata dal tabarro, un lungo mantello scuro tradizionale. La baùta veniva utilizzata non solo a Carnevale, ma anche a teatro, alle feste, negli incontri galanti e ogni volta che desiderasse il totale anonimato durante il corteggiamento.

Altra maschera diffusa all’epoca era la Moretta, indossata dalle donne, che consisteva in una maschera tonda nera che si reggeva grazie a un bottone interno trattenuto dalle labbra. Per questo motivo veniva anche detta servetta muta, perché non consentiva né di parlare né di mangiare o bere. Altri costumi tipici per le donne sono la Gnaga, costituito da semplici abiti e una maschera da gatta, e la Colombina, considerata la controparte femminile della bauta. Questa maschera in particolare è molto richiesta perché non copre l’intero viso ma solo la zona degli occhi e può essere retta da un nastro attorno alla testa o da un bastoncino da tenere in mano.

Maschera veneziana da collezione

Oggi le maschere veneziane sono realizzate con diversi materiali da mastri artigiani: se ne trovano in ceramica, vetro, filigrana di metallo, strass, cristalli, nastri in raso doppio filo, galvanica oro o argento, tutte con decorazioni preziose e dettagli realizzati interamente a mano. Molte sono solamente decorative, mentre quelle da indossare sono leggere e confortevoli, pensate per mantenere l’eterno fascino della maschera e il comfort di un accessorio moderno.

Le maschere veneziane sono anche dei veri e propri oggetti da collezione, soprattutto quelle decorative che spesso vengono realizzate in modo da poter essere appese al muro e tenute in esposizione. Ovviamente, se esposte, necessitano di una particolare cura, perché la polvere e la luce possono rovinarle e in particolare scolorire i vivaci colori che vengono utilizzati per decorarle.

 

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