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Il pranzo di San Martino: idee per il menù

menù di san martino

Il giorno di San Martino, l’11 novembre, si festeggia l’apertura del vino novello e la fine delle attività agricole prima dell’inverno. Al Santo che si celebra sono legate alcune leggende. La più nota è quella secondo la quale il cavaliere Martino soccorso un vecchio infreddolito donandogli il suo mantello e il sole cominciò a battere forte come se fosse estate per scaldare il pover’uomo. Un’altra ricorda di quando Martino, per evitare di essere nominato vescovo, si nascose, ma le oche fecero talmente tanto rumore che Martino venne scoperto e divenne vescovo.

Proprio l’oca è considerata la carne principale del menù di San Martino. Non solo per la leggenda per cui, per ricordare il tradimento delle oche, il giorno di San Martino ne viene sempre arrostita una. L’oca, infatti, è legata anche ad altre tradizioni. Prima di tutto al fatto che nel periodo della festa di San Martino si concludevano i contratti agricoli e i contadini pagavano la decima ai Signori, spesso con prodotti della terra o del bestiame tra cui le oche. Inoltre perché la carne d’oca e quella di maiale costituisce la migliore riserva di grasso e di proteine per il periodo invernale.

Per questo l’oca solitamente non manca mai nel menù di San Martino in gran parte dell’Europa. Eccetto, ovviamente, per i vegetariani.
Poiché la carne d’oca è molto pesante, generalmente è meglio pensare a un piatto che la comprenda e che sia unico, altrimenti il pranzo diventa troppo difficile da digerire.

 

Menù di San Martino: idee primi piatti

Un primo piatto nel menù di San Martino è consigliato soprattutto nel caso in cui non si voglia usare carne d’oca. Si può allora optare per quella di maiale, magari da usare per il ragù da servire con delle pappardelle.

Se invece ci si vuole mantenere più leggeri, si può pensare a una vellutata di zucca, altro ingrediente tipicamente autunnale, che si può rendere più gustosa con una quenelle di crème fraîche.

Altri ingredienti che si possono sfruttare per il pranzo di San Martino sono i funghi e le castagne. I funghi si possono usare per deliziosi risotti o fare alla contadina, mentre le castagne si possono utilizzare per stufati, zuppe o con la pasta e fagioli.

 

Menù di San Martino: idee secondi piatti

Anche per i secondi piatti gli ingredienti principali da sfruttare sono fondamentalmente gli stessi: oca, maiale, zucca, funghi e castagne.

Per quanto riguarda l’oca, si può fare arrosto, farcita con cipolle, mele e artemisia, con un contorno di cavolo rosso all’aceto balsamico. L’oca così cucinata può valere anche come piatto unico. La cottura della carne d’oca richiede molto tempo, circa 4 ore, e deve essere girata dopo la prima mezz’ora. Inoltre, mentre è in forno, è bene bagnarla di tanto in tanto con il fondo di cottura.

Se come carne si preferisce quella di maiale, un piatto tradizionale è la salsiccia al vino rosso, semplice e veloce da preparare. Si può servire con un contorno di patate o con un’insalata di castagne. La zucca, invece, si può fare al forno o gratinata ed è il piatto più indicato in caso di ospiti vegetariani. Per questi ultimi possono andare bene anche i funghi arrostiti.

 

Menù di San Martino: dessert

Se la portata principale è stata l’oca, allora il dessert deve essere leggero, magari un gelato all’arancia, accompagnato da un croccante di mandorle. Altrimenti si può optare per un dessert a base di castagne: i marron glacé, una crostata di marmellata di castagne, palline di castagne e cioccolato.

E poi ci sono i biscotti di San Martino, che si consumano soprattutto in Sicilia, e si mangiano inzuppati nel vino. Sono semplici da preparare con farina, strutto, zucchero, lievito di birra, cannella e semi di finocchio. L’impasto viene tagliato incilindri che vengono avvolti a spirale e infornati.

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