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Pere: la dolce transizione dall’estate all’autunno

pere Le pere sono tra i frutti più diffusi, coltivati e mangiati nel nostro Paese. Sono il cosiddetto “falso frutto” degli alberi del genere Pyrus e maturano in un arco di mesi piuttosto ampio: a seconda della varietà, da luglio a ottobre. La qualità più coltivata in Italia è la pera William, selezionata nel 18esimo secolo in Inghilterra.

Le principali qualità di pere diffuse in Italia

Oltre alle già citate William, in italia si coltivano e mangiano le William Rosse dette anche Max Red Bartlett; la Decana, di origine francese, usata anche per la preparazione di succhi; le pere Abate Fetel (o semplicemente Abate), anch’esse di origine francese; la qualità Kaiser dalla caratteristica buccia “arrugginita”; le Conference, importate dall’Inghilterra nel secolo scorso; le pere Coscia, varietà italiana, in particolare siciliana e toscana.

Le proprietà nutrizionali delle pere

Cominciamo dal rivestimento: la buccia delle pere è un formidabile concentrato di fibre che sarebbe bene non eliminare. Se siamo sicuri che il frutto che stiamo per mangiare sia stato coltivato artigianalmente e non trattato, allora senza dubbio non va sbucciato. Se l’origine è dubbia, una bella risciacquata con acqua corrente ci dovrebbe mettere al riparo da antiparassitari e sostanze chimiche varie. La buccia aiuta nella digestione dei grassi e ha un potere saziante molto indicato se vogliamo dimagrire.

La polpa è composta in altissima percentuale (oltre l’80%) di acqua, elemento sempre fondamentale per qualunque tipo di dieta. Altro fattore positivo è il basso indice glicemico, dato dalla presenza di fruttosio, che richiede un passaggio attraverso il fegato per essere a disposizione come “carburante” delle cellule. Questa lentezza nell’assorbimento da parte dell’organismo le rende adatte anche a soggetti affetti da alcune forme di diabete.

Tra le altre principali sostanze nutritive di cui sono ricche spiccano il potassio e la vitamina C. Naturalmente si parla di pere crude e possibilmente colte da poco, perché sia i frutti cotti che quelli che hanno subito sbalzi di temperatura tendono a perdere la maggior parte del loro potenziale. Una confettura di pere resta comunque una scelta sana e nutriente per una buona merenda.

I più apprezzati abbinamenti con le pere

Difficilmente si possono trovare frutti così versatili e capaci di reggere abbinamenti tra i più disparati. Si parte dal connubio con i formaggi (non per niente esiste il celebre proverbio “al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”): gorgonzola, feta, brie, stracchino o anche ricotta, “cugina” dei formaggi. Si transita per i risotti con noci o speck e si arriva all’accoppiata con il cioccolato in torte soffici e crostate di maggiore consistenza.

 

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