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Pranzo di Natale: cinque consigli per una tavola indimenticabile

pranzo di natale
Non farti trovare impreparato all’appuntamento dell’anno. Il Natale è la festa per eccellenza che unisce grandi e piccini, ognuno a suo modo lo aspetta: i bambini per i regali e gli adulti per stare insieme in famiglia.
Sicuramente il momento clou rimane il pranzo del 25 dicembre. La tavola sarà imbandita a festa, dalle nonne fino alle nipoti sarà una gara a chi prepara la pietanza migliore e qua e là qualche parente farà capolino in cucina
Così abbiamo deciso, proprio per non farvi sfigurare con il familiare venuto da lontano, di consigliarvi 5 cibi che non possono proprio mancare sulla vostra tavola di Natale.

Pranzo di Natale: l’antipasto più buono è con il prosciutto Pata Negra

pata negra
Si tratta del più gustoso prosciutto al mondo. Assaggiarlo è un’incomparabile esperienza gusto olfattiva che difficilmente dimenticherete. I segreti di questa prelibatezza spagnola sono due: la lavorazione (la stagionatura può arrivare fino a tre anni) e l’alimentazione dei maiali che si cibano solo di ghiande e altri prodotti dei boschi. Proprio come continua a fare il nostro artigiano Faustino Prieto.

Stuzzichini per il pranzo? Preparateli con il caciocavallo fresco

caciocavallo
Si tratta di uno dei fiori all’occhiello dei nostri prodotti artigianali. Il caciocavallo prodotto dalla famiglia Summo è stata insignito di moltissimi premi, tra cui la medaglia di bronzo al Concours international de fromages de montagne che si svolge ogni anno in Val d’Aosta. Il caciocavallo del Parco delle bontà è completamente artigianale, basti pensare che l’unica fase meccanica è quella dell’impasto poi tutto viene fatto a mano come per le antiche tradizioni caseari.

Il re della tavola di Natale: il panettone… magari al pistacchio

panettone
Non può mancare su una tavola di Natale che si rispetti il re del pranzo: il panettone. Noi ve lo proponiamo con la deliziosa crema al pistacchio di Bronte. Si tratta di una vera leccornia, prodotto da Bacco tipicità al pistacchio, che saprà mettere d’accordo tutti i commensali. Il punto in più? Il pistacchio, che a Bronte ha proprietà organolettiche diverse perché cresce su un terreno lavico. Anzi, se passate da questa piccola cittadina ai piedi dell’Etna, negli anni dispari, potete partecipare alla divertentissima festa di fine raccolto che viene organizzata tra la fine del mese di agosto e l’inizio di quello di settembre.

Senza torrone non è Natale

torrone
Dai nostri consigli non possiamo eliminare il torrone. Croccante, morbido, ma comunque dolce, la tavola si trasforma con il suo arrivo. Noi vi proponiamo il torrone artigianale con bacche di mirto e miele della Sardegna. Prodotto da La Bottega del Torrone, il suo gusto vi sorprenderà: le note della pianta simbolo della bella isola ben si coniugano con la dolcezza del miele. Una novità tutta da scoprire.

E per chiudere in dolcezza un sorso di liquore al Bicerin

bicerin
Dopo il panettone dal gusto siciliano, vi proponiamo di concludere il vostro pranzo di Natale con il liquore al Bicerin, tipica bevanda torinese. Così mettiamo d’accordo Sud e Nord d’Italia.
La ricetta che viene utilizzata dalle Nuove distillerie Vincenzi è quella del 1800 quando il caffè e il cacao erano troppo cari da importare dai paesi lontani e si pensò di abbinare al cioccolato le nocciole, di cui il Piemonte è ricco.

Non ci resta che augurarvi buon pranzo!

 

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