Ricette per un pic nic: la frittata di maccheroni
- Redazione Artigiano in Fiera
- 8 anni fa
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- 1 min
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La frittata di maccheroni (a frittata ‘e maccaruni) è uno dei capisaldi della cucina napoletana, tra le più buone ricette pic nic per le gite fuori porta ma anche ottima soluzione last minute per risolvere una cena, un aperitivo e per consumare la pasta avanzata dal pranzo della domenica. Nato come come cibo da strada, da mangiare rigorosamente con le mani, la frittata di maccheroni è un tortino a base di pasta semplicissimo da preparare.
Frittata di maccheroni, come si prepara
Una vera e propria ricetta unica è difficile da individuare perché ognuno arricchisce il piatto come preferisce. Sicuramente si parte dalla pasta: possono essere spaghetti avanzati da una cena oppure altri tipi di pasta (come maccheroni veri e propri, ziti, mezze maniche, penne), cotti in bianco, al pomodoro fresco oppure al ragù. Si può anche preparare appositamente per fare la frittata, basta cuocerla al dente in abbondante acqua salata (per 4 persone 400 gr pasta a piacere), scolarla e condirla con 25 gr di burro.
Alla pasta si devono aggiungere le uova: tenendo conto che si tratta di una frittata vera e propria bisogna tenere presente la quantità di pasta, e ne servono sicuramente almeno 4 o 5. In una terrina a parte sbattete le uova aggiungendo una spolverata di grana o pecorino, in base ai gusti, aggiustando di sale e pepe ed eventualmente mettendo anche un goccio di latte, per ottenere una versione più soffice.
Unite poi il tutto alla pasta (se siete golosi potete anche ricavare un ulteriore strato all’interno della frittata di maccheroni, da farcire con scamorza, caciocavallo o anche salame tagliato a cubetti) e versate in una padella precedentemente unta con un filo d’olio extravergine di oliva.
Fate cuocere per qualche minuto con il coperchio, in modo che l’interno si rassodi e sia così più semplice da gestire quando girerete la frittata dopo circa 5-8 minuti di cottura. Una volta che tutti e due i lati saranno ben dorati il piatto sarà pronto da gustare, caldo appena fatto ma anche freddo, a distanza di qualche ora o addirittura il giorno dopo (secondo alcuni molto più buono!).
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