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Tipi di pasta che (forse) non avete MAI mangiato…

tipi di pasta

Italiani e pasta, uno dei binomi più indissolubili nell’immaginario collettivo, un amore che sboccia fin dalla tenera età, quando la mamma prepara con grande amore le prime pastine ai neonati.

La pasta ha numerose forme, tutte gustose e tutte con alcune caratteristiche e peculiarità: c’è quella che trattiene di più il sugo, c’è quelle che (senza alcun vero motivo) piace di più ai bambini, e poi ci sono loro…i mitici spaghetti!

Ma non tutti sanno che esistono alcuni tipi di pasta dai nomi veramente strani: forme tipiche, spesso frutto di lavorazioni tradizionali che si perdono nei tempi, che sono rinomate solamente nei territori di origine, ma che vale assolutamente la pena conoscere (e, meglio, assaggiare).

Tre tipi di pasta molto particolare

Le busiate trapanesi

Iniziamo il nostro excursus sui tipi di pasta con le busiate trapanesi: una pasta a forma di tubo attorcigliato su se stesso. Per paragonarla ad altri tipi di pasta più famosi, le busiate sono un incrocio tra i maccheroni e le trofie genovesi.

La preparazione artigianale delle busiate prevede la lavorazione dell’impasto attorno a un ferro chiamato buso, da cui scaturisce la tipica forma a spirale. Successivamente, la pasta viene trafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura.

Come accade per i ben più famosi fusilli, la loro forma attorcigliata favoriscono la trattenuta del sugo: per questo motivo è bene utilizzarla con condimenti belli corposi, come ad esempio un ottimo sugo di pesce o il tradizionale Pesto alla Trapanese (in siciliano “busiati cu l’agghia”).

I cicatelli

Ne avevamo già parlato quando abbiamo esplorato le meraviglie culinarie della Puglia: i cicatelli sono un particolare tipo di pasta corta, dalla tipica forma incavata dovuta alla loro lavorazione, che viene fatta con la pressione delle dita.

Come le busiate, i cicatelli sono una pasta che trattiene molto bene il sugo, proprio grazie al suo incavo. Per questo motivo, danno il loro meglio con i sughi cucinati con ingredienti “a pezzetti”: verdure, cime di rapa, ma anche frutti di mare.

I plin, o ravioli del plin

Una tipica pasta piemontese, del territorio delle Langhe e del Monferrato, ripiena di carne e verdure. Leggermente più piccoli dei ravioli e degli agnolotti (conoscete la differenza tra agnolotti e ravioli? Noi ne abbiamo parlato), si ottengono “pizzicando” la pasta con le dita (da qui il termine “plin”) per racchiudere il ripieno.

La ricetta tradizionale nasce per recuperare le carni avanzate, stufandole e tritandole insieme per creare il tipico, gustoso ripieno.

 

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