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Torrone sardo: la dolce e perfetta unione tra miele, albume e frutta secca

Torrone sardo artigianale su Artimondo

Una delle tante eccellenze dolciarie dell’Italia è il torrone. Ogni regione ha la sua variante ed è interessante provarle tutte per scoprire le differenze e le peculiarità. Tra i tipi di torrone che non potete assolutamente perdere c’è il torrone sardo e in particolare quello che viene prodotto a Pattada.

Pur essendo un dolce tipicamente natalizio, il torrone di Pattada, in realtà, sull’isola viene mangiato praticamente tutto l’anno, perché viene venduto anche nelle feste e nelle sagre paesane. È un vero e proprio must, ma se non potete andare fino in Sardegna per gustarlo non disperate: lo trovate su Artimondo e potete scegliere la variante che viene di più incontro ai vostri gusti.

La caratteristica principale di questo torrone è che unisce il miglior miele sardo alla frutta secca che viene accuratamente selezionata. Per esempio, per il torrone alle mandorle si sceglie una varietà di mandorle che siano al cento percento dolci e la stessa accuratezza viene applicata nella scelta delle noci. Ci sono poi interessanti mix di mandorle e limone, ma anche il torrone alle mandorle e mirto, una specialità che è adatta anche ai bambini perché il concentrato di mirto utilizzato non è alcolico.

Torrone alle mandorle: come è fatto e come gustarlo

Prova il miglior torrone sardo artigianale

Il torrone di Pattada che trovate su Artimondo, prodotto da La bottega del torrone, viene preparato seguendo una antica ricetta tradizionale del paesino sardo che risale a ben 300 anni fa e che è stata tramandata di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri. La pasta viene ottenuta mescolando tre ingredienti principali: il miele sardo, l’albume d’uovo e le mandorle croccanti.

Nonostante sia un dolce semplice e antico, la lavorazione del torrone è piuttosto articolata: si usa una macchina a gas che ha un fornello che scalda un’intercapedine piena d’acqua fino a 98° C, in modo che si scaldi fino a quella temperatura anche il paiolo di rame che è all’interno e nel quale viene colato prima i miele, poi, quando quest’ultimo è diventato liquido, si aggiunge l’albume d’uovo montato a neve. Dopo aver impastato per circa un’ora, si continua a impastare a mezza centrifuga per un’altra ora e mezza e poi si possono finalmente aggiungere le mandorle. Una volta pronto l’impasto lo si mette negli stampi di legno e poi si passa alla guarnitura e, dopo il raffreddamento, al taglio e al confezionamento.

Gli ingredienti utilizzati sono tutti genuini: il miglior miele sardo, albumi d’uovo, zucchero, mandorle e ostie (ossia amido di mais, acqua e oli vegetali). È un prodotto che non contiene glutine e dunque può essere tranquillamente gustato anche dai celiachi. Va conservato in un luogo fresco e asciutto. Il torrone sardo si può abbinare con un vino moscato o con la malvasia per valorizzarne al massimo il gusto.

 

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