Le delizie della Valtellina, tra pizzoccheri e Bitto

Redazione Artigiano in Fiera
6 anni fa
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1 min

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Bitto, Casera, pizzoccheri, sciatt, e ancora chisciöi, curnat, bisciola e manfrigole: i tanti prodotti tipici e le numerose specialità culinarie della Valtellina, che spaziano ampiamente dal dolce al salato, sono gli ingredienti ideali per ogni viaggio gastronomico che si rispetti, gustoso ma soprattutto appagante.

Bitto e Valtellina Casera

Il nostro itinerario parte da due famosi formaggi, Bitto e Valtellina Casera, entrambi prodotti DOP: il primo è un formaggio grasso d’alpeggio – prodotto quindi da giugno a settembre – a pasta dura o semidura, che può essere a media o lunga stagionatura, e che si ottiene lavorando in malga il latte vaccino (a cui si può aggiungere una piccola quantità di latte di capra).

Il Casera invece, semigrasso e a pasta semidura e dura, viene prodotto tutto l’anno, esclusivamente utilizzando il latte bovino parzialmente scremato. Come il Bitto anche il Casera può essere sottoposto a media e lunga stagionatura.

Grano saraceno, re della Valtellina

C’è poi un altro grande protagonista delle tavole valtellinesi, ovvero il grano saraceno. Questo pseudocereale è stato nel corso dei secoli un vero e proprio pilastro dell’alimentazione dei contadini della zona: le prime tracce della sua coltivazione, che è stata favorita dalle condizioni climatiche (il grano saraceno infatti è una pianta che resiste molto bene al freddo) e dalla resistenza agli attacchi parassitari, risalgono al XVII secolo, ma la sua massima diffusione si ebbe nell’Ottocento.

Il grano saraceno viene raccolto solitamente nel mese di ottobre, ma visto che per conservarlo a lungo viene ridotto in farina è possibile consumarlo nell’arco di tutto l’anno, magari sotto forma di pizzoccheri, le famose tagliatelle servite con patate, verdure, formaggio Casera e burro fuso (la cui ricetta è tutelata dall’Accademia dei Pizzoccheri di Teglio), o di chisciöi, frittelle realizzate sempre con la farina di grano saraceno, riempite con formaggio Casera e servite con verdure o salumi.

Non possiamo poi dimenticarci degli sciatt, piccole frittelline rotonde ripiene di formaggio, e delle manfrigole, crespelle sempre a base di farina di grano saraceno e Casera.

Dolci valtellinesi

Se poi, durante la nostra gita in Valtellina, volessimo provare anche qualche golosità ricordiamoci di lasciare uno spazietto nel nostro stomaco per provare una fetta di bisciola oppure i curnat: la prima è un dolce, il panettone valtellinese, preparato con farina di segale, miele, noci, fichi e uvette, mentre nel secondo caso si tratta di focaccine dolci, molto semplici, ottenute unendo insieme farina, panna, zucchero, bicarbonato e cannella o cioccolato a piacere.

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