Bloody Mary, ricetta di un horror-cocktail

Redazione Artigiano in Fiera
5 anni fa
0
1 min

Redazione Artigiano in Fiera
5 anni fa
0
1 min

Il Bloody Mary è un cocktail a base di vodka, succo di pomodoro, aromi o spezie piccanti, inventato nel 1939 da George Jessel. Quello più famoso è quello servito dall’Harry’s Bar di New York.

Bloody Mary, la storia

Il nome si riferisce al colore rosso del cocktail, ma anche all’epiteto usato in riferimento alla regina Maria I d’Inghilterra, conosciuta anche come Mary la Sanguinaria, figlia di Enrico VIII e di Caterina d’Aragona. Essendo cattolica, durante il suo regno fu messa in atto una feroce repressione nei confronti dei protestanti.

Bloody Mary, la leggenda

Il nome del drink secondo alcuni invece deriva da una leggenda horror americana: Mary, una giovanissima ragazza vissuta a cavallo tra Otto e Novecento, si ammalò di una malattia contagiosa. Per evitare la diffusione di un’epidemia pur essendo ancora viva il padre, un medico, la seppellì ma la madre le legò al polso un nastro, collegato ad una campanella posta all’esterno della tomba. Così, nel caso in cui si fosse svegliata o fosse guarita, Mary avrebbe potuto suonare la campanella ed essere così salvata.

Per evitare che la moglie sentisse la campana però il medico le somministrò un forte sedativo. Il mattino seguente la campanella fu trovata per terra, segno che Mary si era risvegliata: la bara fu quindi estratta dalla tomba ma Mary ormai era morta. Il suo fantasma però apparirebbe a tutti coloro che davanti ad uno specchio ripetono “Bloody Mary” per tre volte. A seconda dell’umore, lo spettro rivelerebbe il futuro oppure aggredirebbe il malcapitato o la malcapitata.

Come si prepara

Secondo la ricetta elaborata dall’IBA-International Bartenders Association gli ingredienti necessari per questo cocktail sono:
– 4,5 cl di vodka
– 9 cl di succo di pomodoro
– 1,5 cl di succo di limone
– due o tre gocce di salsa Worcestershire
– 1 pizzico di sale di sedano e di pepe nero
– Tabasco

Per quanto riguarda la preparazione, si mettono tutti gli ingredienti insieme e si shakera, non importa se lo fate con molta forza o lentamente, otterrete comunque lo stesso risultato. Se volete poca diluizione e molto raffreddamento e miscelazione, allora dovete applicare la tecnica del throwing che consiste nel versare il liquido da un contenitore tenuto più in alto a uno più in basso. Potete decorare con del sedano e accompagnare il cocktail con stuzzichini a base di verdure, carne o formaggi.

Acquisto ingredienti Bloody Mary

Per l’acquisto degli ingredienti per il Bloody Mary, ma anche per preparare gli stuzzichini di accompagnamento (come salumi, verdure sott’olio o sottaceto, alici, olive e patè), vi consigliamo di curiosare tra gli scaffali dell’e-commerce di Artigiano In Fiera, dove potete trovare il meglio delle produzioni artigianali italiane (e non solo).

Le principali varianti

Del Bloody Mary esistono numerose varianti, tra cui alcune molto particolari come il Bloody Bull a base di brodo di carne e succo di pomodoro, il Bloody Geisha, con sake al posto della vodka, e il Virgin Mary, la versione analcolica del drink originale.

SCOPRI DI PIU’ SUI NOSTRI ARTIGIANI