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Insalata: i tipi più diffusi e le loro proprietà

insalata

Insalata è il termine con cui si indicano diverse varietà di ortaggi a foglia da consumare prevalentemente crudi. La maggior parte delle insalate si può suddividere in tre grandi famiglie botaniche: lattuga, invidia e cicoria (famiglia cui appartiene anche il radicchio). Alimento sano e tipico della dieta mediterranea, l’insalata è una verdura fresca ipocalorica, circa 25 Kcal ogni 100 grammi, e dalle tante proprietà benefiche.

Se è vero che esistono tanti tipi di insalata è altrettanto vero che la composizione alimentare tra le diverse specie non varia di molto.

 

Caratteristiche e proprietà dell’insalata

L’insalata è ricca di acqua, fibre e sali minerali (specie potassio). Ha pochissimi carboidrati e zero grassi. La parte verde dell’insalata è ricca di caroteni, primi precursori della vitamina A. Una caratteristica dell’insalata è che per per quanto sia leggera “riempie”. Il suo potere saziante fa sì che venga consigliata a chi deve osservare una dieta poco calorica come verdura da consumare prima dei pasti: da un senso di sazietà subitaneo e fa mangiare meno.

L’apporto vitaminico dell’insalata dipende molto dal suo grado di freschezza; per quanto riguarda i sali minerali, meno viene lasciata a bagno più ne conserva. D’altra parte il nostro ortaggio va lavato bene se vogliamo eliminare concimi e additivi chimici che vengono usati per la coltivazione (a meno che non acquistiamo insalate biologiche).

 

Perché mangiare insalata fa bene

Le fibre presenti nell’insalata, oltre a dare quel senso di sazietà, aiutano a ridurre i livelli di colesterolo prevenendo al contempo la stitichezza. Inoltre tra le proprietà dell’insalata abbiamo quelle antiossidanti. L’ortaggio contiene infatti vitamina C, E, acido folico, licopene, alfa e beta-carotene che proteggono l’organismo dai radicali liberi. Tra le varietà di insalate, divise nelle tre grandi famiglie sopracitate, la lattuga (Lactuca sativa) da sempre occupa uno spazio speciale sulle nostre tavole. Vediamo in dettaglio i tipi di lattuga più diffusi in Italia.

 

Tipi di lattuga più consumati in Italia e proprietà

Lattuga romana. Ha coste carnose e cespo oblungo ed era usata dagli antichi romani come pianta medicinale. La sua caratteristica principale è nel contenuto quantificabile di cromo che serve per controllare i livelli di glicemia e trigliceridi nel sangue. Le cultivar della lattuga romana differiscono a seconda del periodo di raccolta: Bionda d’inverno, Bionda d’estate e Verde degli ortolani.

Lattughino. A questa varietà, tra le più pregiate, appartengono diversi tipi di lattuga come la Gentilina, la Lollo e la Canasta che hanno il cespo più o meno aperto e la foglia riccia o ondulata. Rispetto alle altre lattughe è più ricca di fibre solubili, calcio e ferro (ma ha meno vitamine A ed E). Il Lattughino è quindi particolarmente digestivo e diuretico. La Gentilina ha un colore che va dal verde chiaro al rossiccio, con foglia ondulata. Le cultivar di Lollo bionda e Lollo rossa sono molto gustose e si conservano più delle altre. La Canasta oltre che cruda è adatta per la griglia o per essere appassita in forno.

Cappuccio. Si tratta di un altro tipo di lattuga dalle tante varietà – Trocadero, Batavia Bionda, Regina di Maggio, Great Lakes – dalla forma tondeggiante e dalle foglie larghe e leggermente croccanti. Buona per accompagnare altri vegetali, tale varietà rispetto alle altre è più ricca di vitamina C. Ha proprietà antinfiammatorie (grazie agli agluconi) e disinfettanti.

Iceberg. Appartiene alla specie delle insalate cappuccio, le sue foglie sono chiare e molto croccanti. Contiene il 94% di acqua ed è quindi altamente diuretica e depurativa. In Sardegna, dove la produzione è fiorente, la lattuga Iceberg viene chiamata anche Cupettone.

Songino o Valerianella. Ha piccole foglie scure, carnose e saporite con benefici nutrizionali del tutto simili a quelli delle altre varietà.  Contiene discrete dosi di clorofilla, vitamine A, B e C, potassio, ferro, fosforo. L’apporto calorico  è molto basso: 21 Kcal in 100 grammi. Ideale da consumare fresca come contorno.

Manigotto. Lattuga dal cespo grande e dalle foglie larghe e rotonde, è ottima anche per la cottura. La Manigotto vanta elevate proprietà diuretiche (grazie all’ottimale rapporto potassio/sodio) e ha un alto contenuto di vitamina E. Per questo è soprannominata anche “vitamina della giovinezza”.

Toscana. Lattuga altrimenti detta Pesciatina perché è un cultivar locale di Pescia, comune della provincia di Pistoia. Saporita, dal cespo aperto, ha foglie bollose e croccanti di un verde acceso con sfumature rossastre.

Salanova. Marchio registrato con cui si identificano due tipi di lattuga ad alta digeribilità: a foglia frastagliata verde o rossa oppure multifoglia a cappuccio.

Pasqualina. Cultivar tipicamente primaverile, da cui il nome, è disponibile pochi mesi all’anno. Ha foglie piccole e frastagliate.

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