I significati simbolici delle piante di Natale
- Redazione Artigiano in Fiera
- 8 anni fa
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Il pungitopo, l’agrifoglio, la stella di Natale e il vischio sono le piante che in questi giorni prenatalizi un po’ tutti abbiamo messo in bella mostra in casa, oppure abbiamo donato o siamo pronti a regalare. Piante ornamentali e al contempo di buon auspicio. Ma qual è il significato simbolico che la tradizione popolare assegna a ciascuna queste piante di Natale e perché sono considerate augurali? Cerchiamo di capirci un po’ di più.
Piante di Natale: il pungitopo
Il pungitopo, dalle piccole bacche rosse e dalle caratteristiche foglie verdi “appuntite”, è tra le piante di Natale che forse più ci ricorda l’atmosfera di questi giorni di festa. Presenza augurale fissa il Ruscus aculeatu (della famiglia della Ruscaceae) ha piccole bacche rosse che fin dall’antichità sono state considerate simbolo di ricchezza e fortuna mentre la tipologia stessa di pianta, il pungitopo è un sempre verde, rappresenta la sopravvivenza, la vita Ma quali sono le origini del nome pungitopo?
I rami tagliati della nostra pianta proteggevano le provviste alimentari dai topi: ecco come nasce il termine pungitopo. In passato i semi tostati e macinati del pungitopo erano anche usati come sostituto del caffè. I germogli della pianta, dal gusto amarognolo, possono essere usati in cucina per fare minestre, zuppe, insalate e frittate.
Piante di Natale: l’agrifoglio
Comunemente con il termine “pungitopo maggiore” viene indicato l’agrifoglio (ilex aquifolium) ma questa pianta che raggiunge anche i 10 metri di altezza appartiene in realtà a un’altra famiglia, quella delle Aquifoliaceae. L’agrifoglio ha sì le bacche rosse però le foglie sono diverse da quelle del pungitopo, sia per il colore, sono di un verde scuro lucente, sia per la forma, sono ovali o ellittiche e dai margini spinosi, soprattutto in basso.
Le bacche dell’agrifoglio sono poi, a differenza di quelle del pungitopo, globose e raccolte in gruppi. Anche l’agrifoglio fin dai tempi antichi è stata considerata, prima dalla cultura pagana e poi dalla tradizione popolare cristiana, come pianta di buon auspicio, che proteggeva dai demoni. Per i pagani la battaglia tra la quercia estiva e l’agrifoglio invernale simboleggiava la transizione dai mesi caldi a quelli freddi.
Piante di Natale: la poinsettia
Tra le piante di Natale portafortuna la poinsettia o stella natalizia, originaria del Messico, è probabilmente quella più “accompagnata” da leggende. Tra le più conosciute quella che parla di una bambina povera che per la vigilia di Natale voleva mostrare a Gesù Bambino il proprio amore ma pur non avendo nulla da portare in dono non si perse d’animo raccogliendo un fascio di erbe che dopo aver riposto sull’altare si trasformò in stelle di Natale.
L’euphorbia pulcherrima, nome scientifico della poinsettia, è originaria del Messico, appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae e può arrivare a un’altezza di quattro metri. Occhio al lattice contenuto nella foglie: è lievemente irritante per la pelle dell’uomo e tossico per cani e gatti.
Piante di Natale: il vischio
Il vischio (viscus album) è una pianta cespugliosa sempreverde della famiglia delle Viscaceae chiamata anche “pianta della luna” per le sue bacche bianche e lattiginose, quasi brillanti al buio. A Natale gli innamorati usano baciarsi sotto il vischio, più in genere sotto la pianta ci si scambiano gli auguri. Ma a cosa è dovuta questa tradizione? La leggenda a cui questo rituale rinvia ha le sue origini nella mitologia nordica. Il vischio è stata sempre la pianta associata alla dea anglosassone dell’amore Freya, sposa del dio Odino, e madre di due figli Loki e Balder.
La leggenda vuole che il primo causò la morte del fratello. Le lacrime di Freya caddero copiose e a contatto con il vischio ridiedero la vita a Balder. Felicissima, la dea decise di ricompensare chiunque passasse sotto il vischio con un bacio. Chi si baciava sotto il vischio da allora in poi avrebbe ottenuto la sempiterna protezione di Freya, simbolo della vita e dell’amore che batte anche la morte. La tradizione popolare cristiana ha mutuato e riadattato questa simbologia, ecco perché il vischio è ancora oggi simbolo di protezione, amore e fortuna.
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