Blog Post

Ossolano (formaggio) | Glossario dell’artigianato

Ossolano (formaggio):

ossolano formaggioE’ stata la 294^ denominazione di origine protetta (Dop) per l’Italia, divenuta ufficiale dall’ottobre 2017 dopo circa un decennio di lavoro. La Dop «Ossolano» è riservata al formaggio prodotto nelle vallate del Verbano Cusio Ossola, lavorato a crudo e a pasta semicotta, stagionato almeno due mesi. Prevede anche una menzione d’Alpe per le forme lavorate, fin dalla mungitura, in alpeggi posti sopra i 1400 metri.

Il nome gli dà un’immediata collocazione geografica, la valle d’Ossola, che corre tra il lago Maggiore e la Svizzera, all’estremo nord del Piemonte. Un territorio in prevalenza montano con stalle di piccole dimensioni, gestite a livello famigliare. Proprio quest’ambiente, caratterizzato da microclimi e corrispondenti essenze prative molto eterogenee, è in parte responsabile della specificità di questo formaggio: ad esempio l’erba Ligusticum mutellina, conosciuta comunemente in zona come “erba mottolina”, dona una particolare nota aromatica al formaggio.

A rendere unico l’Ossolano, però, è anche la sua storia di formaggio di confine, che si lega a doppia mandata a quella degli abitanti di queste terre, l’antica popolazione dei Walser che nei secoli giunsero dalla vicina Svizzera, per insediarsi nei territori montani dell’Ossola. La popolazione Walser ha sviluppato una tecnica casearia propria, in risposta alle particolari condizioni climatiche (precipitazioni abbondanti e temperature mai eccessivamente elevate), che prevede l’inserimento, nel processo produttivo, della fase di “semicottura”, operazione necessaria per permettere un migliore spurgo del siero.

Proprio quest’operazione, insieme alla pressatura, rafforza l’unicità dell’Ossolano che al taglio presenta un’ occhiatura irregolare e di piccole dimensioni (inferiori al chicco di riso) inserite una pasta compatta ed elastica. Altri prodotti piemontesi di simile pezzatura infatti presentano una pasta più morbida e un’occhiatura più uniforme e diffusa. Il colore della pasta varia dal paglierino al giallo (cambia in base al periodo di produzione e di conseguenza all’alimentazione delle bovine) con un profumo delicato che armonizza note floreali e di frutta secca  quali noci e nocciole. Il gusto è deciso, sapido e con i medesimi richiami floreali nel retrogusto. In vendita si può trovare con due etichette: verde per il classico e marrone per l’Ossolano d’Alpe.

 

Articoli correlati

Articoli correlati

Succo di frutta | Glossario dell’artigianato

Con il termine succo di frutta si intende un succo costituito al...

Agrumi | Glossario dell’artigianato

Agrumi: Gli agrumi, con i loro colori, sapori e profumi, hanno un...

Aglio | Glossario dell’artigianato

Aglio: con il termine aglio si intende solitamente l’Allium sativum, che si...

Lascia un commento

campi obbligatori *

Fichi: freschi o secchi sono perfetti per chi fa sport

Aumentare le difese immunitarie contro virus e batteri con metodi naturali

Tipi di miele: a ciascuno il suo!

Prodotti biologici per mangiare sano: ecco quali non possono mancare nella tua dispensa

Qual è la differenza tra marmellata e confettura?

Viaggio alla scoperta del migliore artigianato italiano

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

ARTIGIANO IN FIERA

Magazine

Ottieni ora uno

SCONTO DEL 10%

Copia questo codice ed utilizzalo al tuo
prossimo acquisto: BENVENUTO10M