Paraffina | Glossario dell’artigianato

Redazione Artigiano in Fiera
5 anni fa
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Paraffina:

La paraffina è una miscela di idrocarburi, soprattutto alcani a catena lineare di oltre 18 atomi di carbonio, in genere in numero da 22 a 30. Il nome deriva dall’espressione latina parum affinis per indicare la reattività relativamente scarsa degli alcani. Fu scoperta nel catrame di legno nel 1929 da Karl von Reichenbach, industriale tedesco che la produsse nel 1830.

Questa sostanza si ricava attraverso la deparaffinazione degli oli lubrificanti come sottoprodotto della lavorazione del petrolio greggio, ma anche attraverso distillazione secca di alcuni lignite o di scisti bituminosi a bassa temperatura e tramite la sintesi catalitica da ossido di carbonio e idrogeno. Attualmente la separazione della paraffina dal petrolio avviene soprattutto per refrigerazione. Quando viene separata dalle frazioni oleose e dopo una serie di trattamenti, la paraffina si definisce raffinata ed è una massa bianca, traslucida, inodore, insapore, con una struttura cristallina o microcristallina.

Il punto di fusione della paraffina è compreso tra i 48 e i 72°C, in particolare quando viene usata per prodotti farmaceutici tra i 68 e i 72°C, mentre sopra i 300°C distilla. Essa è insolubile in acqua, poco solubile in alcool e molto solubile in benzina, cloroformio, benzene, trementina e altri solventi organici. Con fiamma non fuligginosa brucia facilmente, invece è abbastanza resistente agli acidi.

Applicazioni della paraffina

Le applicazioni della paraffina sono molteplici: viene usata nella produzione di candele, carte paraffinate, fiammiferi, come rivestimento di contenitori per particolari liquidi come l’acido fluoridrico, per l’appretto di tessuti, per grassi per cuoio, creme da scarpe, come plastificante nell’industria della gomma, per la lubrificazione di stampi, come moderatore per reattori nucleari, isolante, eccipiente nell’industria farmaceutica, rivestimento protettivo di alimenti (per esempio per il caciocavallo), per il metodo della cera persa in gioielleria e odontoiatria per la fusione di pezzi delicati, inoltre viene usata come base nella preparazione di prodotti chimici speciali.

Candele senza paraffina — Le candele di cera di soia sono più durevoli di quelle alla paraffina e non danneggiano la salute

La forma più pura di paraffina è il petrolato bianco e in particolare la paraffina liquida, chiamata anche olio di vaselina, che viene utilizzata nella produzione di cosmetici. Le forme meno raffinate, invece, come il petrolio giallo, ambra o marrone, contengono residui cancerogeni e sono utilizzati solo nel settore industriale.

Anche se dalla scienza arrivano ancora indicazioni contrastanti, in generale è meglio evitare i prodotti contenenti paraffina, sia che non vengano utilizzati direttamente sul corpo, sia che siano da applicare sulla pelle. Per esempio è preferibile utilizzare candele di cera di soia, che durano di più e non sono mai tossiche, e cosmetici eco-bio, come quelli presenti nel negozio di prodotti bellezza di Artimondo.

Foto di Gmhofmann [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

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