Raso o Satin | Glossario dell’artigianato
- Redazione Artigiano in Fiera
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Raso o Satin:
Il termine raso deriva dal verbo “radere” perché indica un tessuto liscio, uniforme e rasato, ottenuto con armatura a raso, un intreccio a prevalenza ordito i cui punti di legatura con le trame sono radi e disposti secondo un ordine regolare, non consecutivo, detto scoccamento o diffalcamento, in modo da sembrare nascosti. Il termine con cui questo tessuto è conosciuto a livello internazionale è satin, che deriva da Zeitun, nome con cui gli arabi chiamavano Zhangzhou, città cinese in cui molto probabilmente veniva prodotto il raso.
Il raso, infatti, in origine veniva prodotto solo in Cina, sotto la dinastia Song del Nord, tra il 960 e il 1127, ed era un tessuto molto pregiato. Il suo uso più spettacolare avvenne successivamente nelle epoche Ming e Quing e veniva impiegato soprattutto come base per i serici ricami policromi degli abiti dei dignitari della corte imperiale.
Questo tessuto ha due facce opposte, sul diritto c’è la faccia liscia e lucida, sul rovescio quella opaca. Essendo lucido, ha tonalità variabili a seconda di come la luce incide sulla superficie e viene riflessa su chi lo indossa, dandogli un tono radioso e appariscente. Il raso, se tinto in filo, è abbastanza sostenuto e si può usare anche per i drappeggi, dando volume alle pieghe, che sono più corpose, mentre se è tinto in pezza è più adatto a modelli dalle linee molto fluide e morbide. Si può usare sia unito o stampato, sia ricamato. La fibra preferita è la seta, ma lo si può trovare anche in fibre artificiali o mischiato con fibre sintetiche.
Il raso comune ha un rapporto di armatura regolare, sviluppato su fili, ed è detto raso cinese, o otto fili ed è detto raso duchessa. Quello con intrecci irregolari va da un rapporto di quattro fili (raso turco) a sei fili (raso regina). Ci sono poi i rasi con rapporti più ampi, da sette, nove, dodici sedici e ventiquattro fili. Quello sette è detto raso meraviglioso, mentre quelli con molti fili sono poco usati perché le slogature si impegnano e rompono i fili.
Attualmente il raso viene molto utilizzato per i capi di lingerie, spesso abbinato con il pizzo, perché aderisce al corpo ma senza comprimere. Ci sono anche delle versioni stretching e bi-stretch che danno un adeguato sostegno. Nella moda maschile, invece, è usato per i rever degli smoking o in particolari camicie.
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