Aspartame | Glossario dell’artigianato

Redazione Artigiano in Fiera
7 anni fa
0
1 min

Redazione Artigiano in Fiera
7 anni fa
0
1 min

Aspartame:

l’aspartame è uno dei più diffusi dolcificanti artificiali composto da due amminoacidi (fenilalanina e acido aspartico) il cui successo commerciale è dovuto al molto pubblicizzato basso contenuto di calorie rispetto ad altri edulcoranti naturali.

Vediamo quali sono i vantaggi dell’aspartame e quali i potenziali rischi per la salute legati alla sua eccessiva assunzione secondo quanto accertato dalle autorità in materia.

Vantaggi dell’aspartame e usi

L’aspartame – la cui capacità edulcorante è stata scoperta per caso nel 1965 dal chimico James M. Schlatter – ha in realtà sostanzialmente lo stesso contenuto calorico del saccarosio, cioè circa 4 Kcal per grammo. Il suo potere dolcificante è però dalle 160 alle 200 volte superiore rispetto al normale zucchero da cucina, per un sapore molto simile a quest’ultimo senza retrogusto amarognolo, caratteristica invece di altri tipi di dolcificanti di sintesi.

Quindi di aspartame ne basta molto meno rispetto allo zucchero per dolcificare allo stesso modo. Tra i vantaggi dell’aspartame anche quello di non incidere sui livelli di glicemia al contrario dello zucchero classico. Oltre che buono per i diabetici, l’aspartame è una valida alternativa anche per chi ha problemi di carie, in quanto acariogeno.

L’industria alimentare impiega l’aspartame per dolcificare prodotti a base di latte, bevande “light”, prodotti dietetici, chewing gum, yogurt, prodotti di pasticceria e altro ancora, entro i limiti imposti dalle normative europee. Come additivo alimentare riconosciuto l’aspartame è classificato con la sigla E951.

Dose giornaliera di aspartame

La dose giornaliera, la dose cioè ritenuta idonea dall’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, è espressa in mg/kg di peso corporeo ed è stabilita in 40 mg per kg di peso corporeo. Per raggiungere e superare tale soglia una persona di 70 chili dovrebbe bere ad esempio oltre 4 litri al giorno di bevande light gassate o masticare qualcosa come 300 chewing gum. Superata la suddetta soglia la tossicità del metabolita dell’aspartame metanolo potrebbe provocare danni alla salute.

Secondo quanto fin qui stabilito dalle autorità sanitarie europee e statunitensi (Efsa e Fda, Food and drug administration) solo chi è affetto da una particolare e rara malattia genetica che non permette di metabolizzare la fenilalanina (patologia nota come fenilchetonuria) deve prestare molta attenzione all’uso di aspartame come dolcificante. Presenza di fenilalanina che proprio per questo motivo deve essere obbligatoriamente indicata in etichetta dei prodotti contenenti aspartame. L’assunzione dell’edulcorante è inoltre sconsigliata in gravidanza e nei bambini.

Studi sperimentali effettuati dall’Istituto Ramazzini di Bologna – centro indipendente per la ricetta sul cancro – hanno riscontrato un aumento di tumori nei topi esposti alla sostanza ma l’Efsa, analizzando i risultati di quei test tra il 2009 e il 2011, non ha riscontrato motivi per modificare la dose giornaliera consigliata che è rimasta uguale perché in base a tutte le prove disponibili in quel momento non c’erano evidenze di potenziale genotossico o cancerogeno dell’aspartame.

Glossario dell’artigianato | Indice