Caffettiera | Glossario dell’artigianato

Redazione Artigiano in Fiera
7 anni fa
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1 min

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Caffettiera:

la caffettiera è lo strumento che si utilizza per la preparazione del caffè. Ne esistono di diverse tipologie a partire da quella tradizionale, ancora in uso nei Paesi arabi, ovvero la cosiddetta ibrik o cezve, usata per ottenere il caffè turco.

Caffettiera napoletana

La napoletana è stata inventata nel 1819 in Francia: è composta da una caldaia, in cui viene messa l’acqua, che deve essere avvitata al contenitore per il caffè, coperto da un filtro, e da un serbatoio con beccuccio (che inizialmente è rivolto verso il basso). Prima di mettere il tutto sul fuoco bisogna accertarsi che i due manici – quello del serbatoio dell’acqua e quello della bevanda – siano nella stessa posizione. Quando l’acqua giunge a ebollizione dal forellino presente sul serbatoio esce un filo di vapore, e solo in quel momento la caffettiera deve essere girata a testa in giù utilizzando i manici: dato che il serbatoio dell’acqua cambia posizione l’acqua scende nel serbatoio del caffè, attraversa il filtro e si raccoglie. L’intera operazione dura dai 5 a 10 minuti e solo in seguito si può gustare la bevanda, versandola nelle tazzine dal beccuccio (che sarà rivolto verso l’alto). Questa tipologia di caffettiera ha conosciuto un notevole successo nel nostro Paese ma a partire dagli anni Cinquanta si è diffuso maggiormente l’uso della moka. Originariamente veniva realizzata in rame mentre a partire dal 1886 si è passati all’alluminio, e la dimensione varia in base a quanto caffè si vuole ottenere, misurato in tazze.

Moka

Ideata da Alfonso Bialetti la moka è uno degli strumenti più diffusi per preparare il caffè in casa. Anche in questo caso è presente una caldaia, in cui viene messa l’acqua, che viene chiusa con un filtro in cui si mette la polvere di caffè e con il corpo della caffettiera. L’acqua, messa sul fuoco, si scalda e sale verso l’alto, passando attraverso il filtro e finisce nella parte superiore attraverso un beccuccio. Il caffè è pronto quando emette un tipico rumore caratteristico, e quando il corpo superiore della caffettiera si è riempito.

A filtro e a stantuffo

Sono due tipologie di caffettiere che a differenza della moka e della napoletana funzionano per infusione (nel primo caso l’acqua bollente viene versata sul caffè, che è contenuto in un filtro, mentre nel secondo caso il caffè viene lasciato in infusione all’interno del filtro come si fa con il tè): quella a filtro è stata inventata nel 1806 da Benjamin Thompson mentre quella a stantuffo risale al 1933.

Macchina per espresso

La macchina per caffè espresso è nata alla fine dell’Ottocento a Torino, ed è stata perfezionata nei decenni successivi: l’acqua viene riscaldata ad una pressione di 9 bar e viene portata, attraverso un sistema di serpentine, al contenitore con la polvere di caffè. La bevanda che si ottiene è un caffè molto concentrato, da cui sono stati estratti tutti gli aromi. Il caffè espresso casalingo si può anche preparare utilizzando, nelle macchine che lo consentono, le cialde (caffè pressato racchiuso in un filtro di carta) oppure le capsule (piccoli contenitori di plastica o alluminio).

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