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Coltivazione a sovescio | Glossario dell’artigianato

Coltivazione a sovescio:

sovescio o concimazione verde

La coltivazione a sovescio o concimazione verde è una tecnica di concimazione naturale (organica) che si sostanzia nella coltivazione di alcune specie di piante che non sono però raccolte ma interrate per arricchire il terreno di nutrienti.

Il sovescio o concimazione verde è molto impiegato nell’agricoltura biologica. La coltivazione di determinate piante è insomma finalizzata a interrarle nella loro fase di massimo sviluppo per accrescere la fertilità del suolo.

Sovescio o concimazione verde: cos’è a cosa serve

La coltivazione a sovescio o concimazione verde prevede dunque l’interramento di piante con la funzione di concime naturale: una concimazione che incorpora nel terreno un certo tipo di vegetali (anche coltivati nello stesso terreno) e che può avvenire tramite aratura, per gli appezzamenti più grandi, o tramite vangatura, nel caso di piccoli appezzamenti come l’orto sotto casa o sul terrazzo ad esempio.

La coltivazione a sovescio serve a nutrire il terreno e a migliorarne la composizione perché aumenta la capacità dello stesso di trattenere l’acqua senza farla ristagnare, inoltre limita i fenomeni erosivi e la crescita di malerba. La coltivazione a sovescio è l’ideale anche per il recupero di terreni incolti da destinare a semina.

Il terreno diventa più fertile grazie alle radici delle piante che assorbono dagli strati sotterranei del terreno i micronutrienti. Con l’interramento delle piante poi le sostanze nutrienti vengono portate più in superficie, a tutto beneficio anche di altre piante con radici poco profonde.

La coltivazione a sovescio è a basso costo e abbastanza facile da praticare. Può essere usata quando nel campo o nell’orto c’è già stata la coltura principale o tra una a semina e l’altra; meglio ancora se si fa coincidere il sovescio con il periodo di riposo del terreno, prima di predisporre il letto di semina. Le piante più diffuse per il sovescio o concimazione verde sono le leguminose, le graminacee e le crucifere.


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