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Latte d’asina | Glossario dell’artigianato

Latte di asina:

Latte di asina - Glossario artigianatoIl latte d’asina è, insieme a quello vaccino, il più simile al latte umano e fin dall’antichità gli vengono riconosciute numerose virtù. Il suo prezzo è molto più alto del latte di mucca, perché è più difficile produrlo: un’asina può dare da mezzo litro a 1,3 litri al giorno per massimo sei o sette mesi. La capacità contenitiva della ghiandola mammaria è di massimo 2,5 litri e una parte deve essere lasciata al suo puledro. L’asina può essere munta fino a tre volte al giorno, ottenendo di volta in volta piccole quantità, in modo da dare un continuo stimolo produttivo al tessuto ghiandolare, ma c’è anche chi munge le asine una sola volta al giorno.

Gli allevatori si comportano in maniera diversa anche in relazione al puledro: c’è chi lo lascia con la madre, separandolo da lei solo per qualche ora (sempre più ore man mano che cresce) e chi, invece, lo separa subito e lo nutre con biberon e latte artificiale. C’è chi fa restare il puledro vicino alla madre anche mentre viene munta. La quantità di latte prodotto dipende dalla razza dell’asina.

L’asina può accoppiarsi e dunque diventare madre e produrre latte al terzo anno di età, la gestazione dura 12-13 mesi e produce latte per circa sei mesi dopo il parto. Tuttavia, per farla accoppiare nuovamente, non bisogna attendere lo svezzamento, può essere ingravidata poco dopo il parto (il primo estro avviene già otto giorni dopo), in questo modo l’animale produrrà latte in modo continuativo. Fondamentale è il ruolo del veterinario per capire qual è il momento migliore per farla accoppiare nuovamente e anche per capire quando è bene lasciarla a riposo. È infatti consigliato lasciare un’annata ogni tanto senza gravidanza in modo che l’asina resti produttiva e fertile.

Usi e proprietà del latte d’asina

Come abbiamo anticipato, il latte d’asina è molto simile a quello umano, tanto che in passato veniva usato per i neonati quando una madre non aveva latte. Anche oggi viene dato ai neonati, soprattutto a quelli che soffrono di particolari allergie.

In 100 g troviamo 91,10 g di acqua, 0,28 g di grasso, 0,32 g di ceneri, 6,73 g di lattosio, 1,63 g di proteine, 325 mg di lisozima. È in assoluto il latte più ricco di lattosio: quello umano ne contiene 6,50 g per 100 g, quello di vacca 4,70 g, per questo agisce positivamente sull’assorbimento del calcio. Il lisozima è una sostanza battericida e antivirale che rafforza il sistema immunitario. È ricco di acidi grassi e omega 3, perciò considerato utile per ridurre il colesterolo, è molto nutriente (più di quello di mucca) e allo stesso tempo fa ingrassare di meno perché, pur contenendo la stessa quantità di calorie del latte vaccino, stimola il metabolismo a bruciarne di più.

Il latte d’asina può essere bevuto, è usato anche in polvere e sciolto in acqua, in particolare come integratore (soprattutto per gli sportivi), inoltre in cucina può sostituire tranquillamente il latte vaccino in tutti i tipi di ricette in cui esso viene usato, dai frullati alle creme. Inoltre è molto utilizzato in cosmesi perché stimola la formazione di collagene e dunque è considerato un naturale antirughe e ha effetti positivi anche contro gli arrossamenti. È ricco di radicali liberi e di antiossidanti ed è utile per la pelle di corpo e viso e anche per i capelli. Basti ricordare che Cleopatra e Poppea facevano il bagno nel latte d’asina per preservare la propria bellezza.

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