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Acquavite | Glossario dell’artigianato

Acquavite:

AcquaviteLe acquaviti sono bevande ad alta gradazione alcolica, compresa generalmente tra i 40° e i 70°, che si ottengono per distillazione di mosti fermentati di frutta o cereali. La denominazione di ogni singola acquavite dipende dalla materia prima utilizzata e dal luogo di origine.

Le acquaviti o distillati sono definite “bevande spiritose” come i liquori, cioè sono tutti alcolici destinati al consumo umano. Le loro origini vanno rintracciate nell’antico Egitto, dove si distillavano vino e sidro. Gli antichi greci, invece, distillavano l’acqua di mare per ottenere quella dolce e potabile. Anche gli arabi usavano questa tecnica.

In Occidente la distillazione è iniziata nel X secolo, quando la scuola medica salernitana utilizzò le tecniche apprese dai medici arabi andalusi per estrarre acquavite dal vino, inizialmente solo per uso medicinale.

Tipi di acquavite

Tra le acquaviti più conosciute troviamo per esempio l’arak, che si ottiene dal riso e ha una gradazione di 52°, il brandy, che si ottiene dal vino (tra i 40° e i 45°), il calvados (dalle mele, 48-60°), il cognac, che si ottiene da vini tipici francesi (43-55°), il gin, che si ottiene da frutta e cereali con bacche di ginepro (40-47,4°), la grappa (da fecce e vinacce, 48-67°), il kirsch (dalle ciliegie, 40°), il rum (melasso di zucchero di canna, 52-60°), la tequila (dall’agave, 43-45°), la vodka (da cereali o patate, 40-45°), il whisky (da orzo, avena, granturco o segale, 42-50°).

Come si produce l’acquavite

Per ottenere le acquaviti bisogna seguire un lungo processo: il primo step è la preparazione del mosto, che si ottiene con le materie prime che si è scelto di usare (uva, vino, cereali, frutta, canna da zucchero e via dicendo), poi il mosto deve fermentare con dei lieviti selezionati, in seguito si può procedere alla distillazione vera e propria con l’utilizzo del distillatore o alambicco. La distillazione consiste nella separazione dei componenti volatili di un fermentato in base ai punti di ebollizione.

Segue poi la fase di stabilizzazione, durante la quale il distillato viene fatto riposare in acciaio o in bottiglia, e l’invecchiamento in apposite botti che per le acquaviti più pregiate come il cognac o il whisky devono essere necessariamente di legno.

L’ultimo passaggio è l’aromatizzazione per infusione, macerazione o preparazioni idroalcoliche macerate, decotte o infuse che vengono aggiunte al distillato.

Le acquaviti vanno servite a determinate temperature: per esempio la vodka e le altre acquaviti derivate da cereali devono essere servite a una temperatura tra gli 0° e i 4° C, mentre i distillati del vino vanno serviti a temperatura ambiente.

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