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Lattosio | Glossario dell’artigianato

Lattosio:

intolleranza al lattosio

il lattosio è lo zucchero del latte, è cioè uno zucchero presente solo ed esclusivamente nel latte. Propriamente il lattosio è un disaccaride che si trova in una percentuale variabile tra il 4% e il 7% nel latte dei mammiferi (prodotto dalla loro ghiandola mammaria) e nei suoi derivati. Più in dettaglio il lattosio è contenuto in una percentuale che oscilla tra il 4% e il 5% nel latte vaccino e tra il 6% e il 7% in quello materno. Inodore e leggermente dolce, il lattosio si presenta sotto forma di polvere o di ammassi biancastri.

Un litro di latte intero UHT (sterilizzato con sistema UHT, Ultra High Temperature) contiene qualcosa come 4,9 grammi di lattosio (in quello parzialmente scremato 5 grammi, in quello scremato 5,3 grammi), quantità che cala nei formaggi freschi così come nello yogurt e che tende a scendere ancora nei formaggi stagionati: più sono a pasta dura e stagionati meno lattosio ci sarà. Tecnicamente il lattosio, ovverosia dal punto di vista chimico, è composto da glucosio e galattosio, uniti tra loro in un legame glicosidico.

Dove si trova il lattosio

Il lattosio oltre a essere contenuto nel latte, nei latticini e nei prodotti contenenti siero da latte viene utilizzato per la preparazione di tutta una serie di alimenti: dai prodotti da forno agli gnocchi, dai salumi ad alcuni tipi di cibi in scatola, dal cioccolato al latte ai budini, fino a pasticcini e snack. Il lattosio viene usato anche a livello farmacologico come eccipiente.

Intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio è in sostanza un problema di digestione: il lattosio assunto con il latte, tramite i suoi derivati o altri alimenti una volta nell’organismo non viene scomposto nei due monosaccaridi (glucosio e galattosio) che lo formano. L’intolleranza al lattosio è causata da un deficit parziale o totale dell’enzima digestivo che si chiama lattasi: la parte non assorbita, quindi non digerita, arriva nell’intestino e provoca disturbi che possono andare dal sentirsi pieni e pesanti, in una parola gonfi, fino a mal di pancia, crampi e anche diarrea.

L’intolleranza al lattosio provoca quindi una reazione non allergica ma gastrointestinale dai sintomi precisi. Oggi comunque sono commercializzati tipi di latte con bassissimo contenuto di lattosio, grazie all’aggiunta di un enzima o facendo passare il latte sopra una superficie sulla quale agiscono degli enzimi che scompongono il lattosio ma non restano nel latte. Se l’intolleranza al lattosio è forte anche questo tipo di prodotti può provocare però reazioni. L’alternativa più sicura sono allora i latti vegetali, come quello di soia o di riso.


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