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Storia della sedia: origini ed evoluzione

 

storia della sediaLa storia della sedia ha radici antichissime. Mobile per far sedere una sola persona costituito da un sedile fornito di spalliera, fino al termine del 15° secolo la sedia sarà una prerogativa riservata al clero e alle classi aristocratiche, comunque simbolo dell’autorità civile o religiosa. Simbologia che affonda nella notte dei tempi, con i primi esemplari di seduta (non di sedia propriamente detta) che risalgono alla civiltà egizia, assira e greco-romana quando il sedersi “da soli” rappresentava il potere temporale e/o divino, l’ordine e il comando di chi ha la responsabilità di regnare, governare, giudicare.

Dagli egizi alla sella curulis: i primi sedili simbolo del potere

Per una storia della sedia che non tralasci le sue origini bisogna partire dalle prime civiltà che hanno lasciato segni tangibili del loro sviluppo. I primi esempi di quelle che potremmo definire le “antenate” della sedia moderna sono stati trovati in Egitto presso una tomba della Valle dei Re o raffigurate nei più antichi monumenti di Ninive, capitale dell’Assiria. Si trattava, nel caso degli egizi, di sedili realizzati con materiali pregiati tipo ebano e avorio e decorati ai piedi con raffigurazioni di animali o schiavi.

Nel caso degli assiri su alcune raffigurazioni monumentali di Ninive, antica capitale dalla civiltà mesopotamica, è rappresentato un sedile con i piedi finemente intagliati che rappresentano artigli di leone e zoccoli di toro. Risalirebbe invece al VII-VI secolo a.C. il fregio decorativo del Partenone in cui si vede il dio greco Zeus adagiato su una sedia quadrata con una barra posteriore e piedi spessi e curvi ornati da sfingi alate.

Nell’antica Roma la sella curulis, sella curule, era un sedile pieghevole a forma di “X” con decorazioni spesso in avorio e simboleggiava il potere giudiziario, in origine prerogativa dei re di Roma e poi dei magistrati dotati di giurisdizione, detti per questo “curuli”, che dovunque si trovavano potevano aprire il loro sedile ed esercitare le loro funzioni. Nel periodo della Repubblica e ai tempi dell’Impero sedere sulla sella curulis era un privilegio riservato solo alle alte cariche pubbliche, pretori, consoli e così via.

La sella curule, in legno o metallo, è in realtà di origine etrusca, uno scranno pieghevole a forma di sella per esercitare appunto in ogni dove il potere giudiziario e civile sul popolo. Risale all’epoca cristiana la sedia gestatoria che rappresenterà il trono mobile su cui il papa veniva portato a spalla durante le cerimonie pubbliche.

Nel Medioevo le sedie riservate ai re e ai principi della chiesa erano imponenti e finemente decorate. Un esemplare famoso è la sedia in marmo di Massimiano (250-210), arcivescovo di Ravenna, conservata nel museo arcivescovile della città. Si tratta di una sedia rotonda dotata uno schienale alto e arricchita da intagli raffiguranti figure di santi e della tradizione religiosa cristiano-cattolica oltre ai classici motivi naturalistici.

Dalla panca dossale alle prime vere sedie

Il primo esempio di “seduta” per i comuni mortali era una panca caratterizzata da un’unica asse di legno poggiata su due piloni, sviluppatasi in Europa e in Asia e che accoglieva più persone. Il problema è che era decisamente scomoda senza lo schienale. Nel rinascimento debutta invece la panca cosiddetta a dossale che poggia su piedi a mensola scanalati ed ha già la spalliera a giorno costituita di solito da una serie di colonnine in stile ionico o da balaustri torniti.

In Francia tale tipo di panca prende il nome di banc, un mobile rustico che veniva posto davanti al focolare domestico e fungeva da appoggio per sedersi quando si stava a tavola. La sedia per una sola persona in questo periodo è ancora prerogativa delle classi nobiliari, di principi e prelati, la sedia era in definitiva uno dei simboli dell’appartenenza aristocratica, del ruolo rivestito nella società, a ricordare i troni degli antichi re.

Uno dei primi sedili per una sola persona della storia è il faldistorio, pieghevole e mobile, usato già intorno al 1100 da longobardi e visigoti e derivato dalla sella castrensis romana (del tutto simile alla curulis ma usata in ambito militare) che anticipa la sella plicatilis di Pavia (Museo civico) una sella pieghevole, appunto di derivazione romana e longobarda, realizzata in ferro che poggia su due coppie di supporti mobili incrociati uniti nell’estremità superiore da una o più strisce di pelle che supportano l’imbottitura, ma sempre senza schienale.

La storia della sedia vera e propria comincia in Europa non prima del 1400. Le prime sedie a stecche o a forbice sono in soldoni una fusione della sella curulis romana con la simile sedia da campo araba. Sono costruite con una serie di listelli a forbice montate su perni mentre la spalliera è formata da una tavola orizzontale con il contorno sagomato in cui si infilano le stecche.

Un classico esempio di questo tipo di sedia della struttura a X appartenne al mobilio della stanze di Savonarola nel convento fiorentino di San Marco dove è ancora possibile ammirare la sedia originale su cui il frate sedeva. La sedia “Savonarola”, diventata poi un vero e proprio modello, è realizzata con 8-12 stecche di legno incurvate e incrociate a forbice che in basso s’innestano in un piede a corrente e in alto in due braccioli dritti mentre la parte dorsale è formata da una tavoletta sagomata infilata all’estremità dei braccioli e decorata con intagli.

La storia della sedia nella modernità

Dalla Savonarola in poi la storia della sedia ha conosciuto un’evoluzione piuttosto rapida diventando presto un mobile di largo uso. In epoca moderna la sedia si trasforma in un oggetto di design industriale come pochi. Dalla sedia a dondolo, a quella a sbalzo passando per quella monoblocco, si assiste a una varietà infinita di modelli, realizzati con materiali vari, spesso di tipo plastico e/o sintetico, molto economici, per un’uniformità di soluzioni che spesso lascia indifferenti. Niente a che vedere con l’originalità e la qualità di una sedia creata artigianalmente da mani sapienti ed esperte per arredare con un tocco di classe e unicità i nostri spazi.

 

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