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Crudismo | Glossario dell’artigianato

Dieta crudista:

dieta crudistaCon i termini crudismo e dieta crudista si indicano pratiche alimentari caratterizzate dal rifiuto di consumare cibi cotti, con qualsiasi procedimento, rifiuto in genere rinviabile a ragioni di ordine filosofico, ecologista, salutista o a tutte e tre le cose insieme. La cucina crudista si basa sull’assunto che mangiare crudo sia sempre e comunque più salutare perché non cuocere gli alimenti significa non alterarli, non far disperdere le loro proprietà naturali.

Il crudismo o raw food, diffuso da diversi anni soprattutto negli Stati Uniti, contempla in teoria all’interno del suo alveo tutti i tipi di cibi. La cucina rudista in senso stretto è cioè onnivora, ma i cibi (dalla carne al pesce, dalla verdura alle uova) devono essere rigorosamente consumati crudi (interi, sotto forma di salse o succhi) o, come vedremo meglio dopo, non devono essere mai sottoposti a una temperatura superiore a una certa soglia.

Quella che potremmo definire l’antesignana della moderna cucina crudista fu presentata anche come trattamento per dimagrire dal medico e nutrizionista elvetico Maximilian Bircher Benner (1867-1939) ritenuto l’inventore del Muesli. Benner sostenne di essersi curato dall’ittero con una dieta a base di mele crude e condusse in Svizzera tutta una serie di sperimentazioni sugli effetti sulla salute dell’uomo di regimi dietetici a base di vegetali crudi.

Come accennato, secondo i principi della dieta crudista il cibo crudo è sempre preferibile rispetto a quello cotto perché non è sottoposto alle elevate temperature della cottura responsabili della distruzione di sostanze ed enzimi naturalmente presenti negli alimenti, enzimi che agevolano la digestione senza che l’organismo umano debba sforzarsi per produrli.

Più precisamente “le regole” della cucina crudista stabiliscono che gli alimenti non debbamo essere sottoposti mai a una temperatura superiore ai 42°, soglia oltre la quale il calore distrugge le proprietà naturali di vitamine, sali minerali, enzimi e altri microrganismi essenziali per le funzioni intestinali e per l’organismo. La dieta crudista in definitiva è nemica di trattamenti e lavorazioni fisico-chimiche e biologico-genetiche degli alimenti perché tali processi sono considerati alterazioni delle proprietà nutrizionali naturali degli stessi.

Se il crudismo nasce come detto onnivoro, la “cucina del  crudo” comprende anche varianti vegetariane (o semi vegetariane) e vegane così come esiste ad esempio un crudismo cosiddetto fruttariano e uno pescetariano.

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