Pollo | Glossario dell’artigianato

Redazione Artigiano in Fiera
8 anni fa
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1 min

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Pollo:

Il termine pollo (nome scientifico Gallus gallus domesticus) deriva dal latino pullus, ovvero animale giovane, e indica i gallinacei domestici maschio e femmina, cioè gallo e gallina, derivati – per come li conosciamo oggi – da ibridazioni con altre specie selvatiche del genere Gallus. I polli hanno tipicamente creste carnose, due bargigli che spuntano dalla parte bassa della mandibola e altri due bargigli alle orecchie, i cosiddetti orecchioni. A seconda delle singole razze di polli abbiamo caratteristiche differenti di produzione di carne e uova, ma anche differenze esteriori relative alla cresta, al mantello, alla gola, alle penne della testa e alla coda che può essere molta lunga (phoenix), normale, o non esserci proprio (wallikiki). Il pollo è ritenuto originario del continente asiatico (dell’India per la precisione) e se ne ha conoscenza da qualcosa come 4000 anni a questa parte.

Il pollo sarebbe giunto in Europa attraverso la Persia e anche se oggi è usato per scopi solo alimentari nel corso dei secoli e per alcune culture ha assunto anche significati cultuali e ornamentali. La parola pollo oggi è utilizzata per descrivere le specie domestiche giovani che si allevano per la carne o per le uova. Un pollo per dirsi tale deve aver superato i quattro mesi di vita, prima è ancora un pulcino. Con il termine galletto intendiamo il maschio giovane del pollo, con un’eta di circa sei mesi, con il termine gallo ruspante invece il maschio di massimo 10 mesi. I cosiddetti polli da grano hanno fino a 12 mesi di vita e arrivano a un chilo di peso. Abbiamo poi la pollastra, più matura e che può arrivare a un peso di 1,5 kg circa.

Il cappone è invece il maschio del pollo castrato a due mesi e messo poi all’ingrasso, per un peso che supera anche i 2 chili e mezzo. Più precisamente le razze domestiche dei polli possono essere classificate in omeosome, del tutto simili alle specie selvatiche del genere Gallus, con uova dal guscio bianco e pulcini molto precoci con l’impennamento e lo sviluppo, oltreché molto fecondi. Tra le razze di polli omeosome italiane abbiamo ad esempio il valdarno, il livornese e ancora la razza padovana e siciliana.

Abbiamo poi le razze di polli differenti sia dalla specie selvatica che omeosoma. Parliamo della razza eterosoma le cui uova hanno un guscio rossastro e i cui pulcini si impennano tardi: il loro sviluppo lento fa il paio con una fecondità scarsa. Infine abbiamo le razze di polli intermedie, incrocio tra specie omeosome ed eterosome che prendono perciò caratteristiche di entrambe le razze di polli, per una propensione intermedia tra le due specie per quanto riguarda sia la produzione della carne sia delle uova.

La carne di pollo, comunemente detta carne bianca, è notoriamente magra, povera di grassi e priva di carboidrati ma ricca di proteine e vitamine molto importanti per l’organismo, l’ideale per regimi dietetici ipocalorici. Il pollo contiene poi importanti minerali come calcio, ferro, selenio e alte quantità di potassio – regolatore naturale della contrattilità muscolare, utile a ridurre la ritenzione idrica e la pressione arteriosa – e di fosforo, valido alleato delle ossa ma anche di reni, fegato e del sistema nervoso centrale. Il petto di pollo in particolare è perciò d’aiuto anche per prevenire l’osteoporosi. Il pollo è inoltre amico della salute degli occhi contenendo grandi quantità di retinolo, licopene alfa-carotene e beta-carotene.

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