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Vino pugliese: l’azienda Maffione attiva da sei generazioni

vino pugliese

Produrre vino pugliese da oltre un secolo: è la storia dell’azienda di Angelo Maffione. La sua famiglia ha cominciato a comprare e vendere vino a metà del 19esimo secolo e il suo bisnonno ha trasformato la pura attività commerciale in un’impresa produttiva. Da sempre fittavoli, oltre a produrre mosto per le acetaie, nel 2007 i Maffione hanno aperto in pianta stabile uno stabilimento vinicolo di loro proprietà, producendo vino pugliese al 100%: “Nulla arriva da fuori regione” tiene a precisare l’artigiano.

L’organizzazione aziendale è a impianto familiare: il padre Leonardo e la sorella Rosanna affiancano Angelo nella scelta e nella lavorazione delle uve, le altre due sorelle Irene e Maria si occupano della gestione fiscale, la moglie Emiliana segue lo sviluppo commerciale dei prodotti.

Ogni anno – spiega Angelo – produciamo circa 50mila bottiglie per ogni qualità, che vendiamo prevalentemente in Italia. Con Artimondo ora c’è anche la possibilità di vendere all’estero, meno male che ci siete voi, perché vendere all’estero è molto complicato. Quello che cerchiamo, producendo vino, è la massima qualità. Facciamo Primitivo, Chardonnay, Negramaro, Nero di Troia e un rosè di Negramaro. Quest’ultimo si ottiene vinificando “in bianco” il Negramaro (cioè separando le bucce dal mosto, ndr).

Qual è l’elemento di vera difficoltà del tuo lavoro artigianale?

Certamente è la selezione delle uve! Per esempio in una giornata come quella di oggi con 28°, dopo che di notte si è depositata molta rugiada, tutti i mezzi agricoli della zona sono in giro a fare trattamenti. Per fortuna che in Puglia abbiamo una terra che è un vero capolavoro! Ma nel periodo della vendemmia bisognerà stare attenti alle varie malattie delle piante. Anche calibrare le uve è un compito delicato: per esempio qui da noi lo Chardonnay, a fine agosto, ha già un grado zuccherino troppo alto per produrre vino. Occorre quindi raccogliere l’uva nella prima decade di Agosto. Insomma per fare un prodotto sano e integro bisogna seguire una serie di regole che mio padre ci ha insegnato e che sono ben codificate.

C’è un momento dell’anno in cui la produzione di vino pugliese dà particolare soddisfazione?

Questo è un lavoro che faccio per passione, a prescindere dal fattore economico: con le mie sorelle condivido proprio il DNA del viticoltore. Per capire quanto ci piace quello che facciamo posso raccontare di mia sorella Rosanna che aveva un ruolo di responsabilità in una delle più grandi multinazionali del mondo, ma ha mollato quel lavoro per tornare qui a Barletta a lavorare nell’azienda di famiglia!

La soddisfazione più grande comunque l’ho provata l’anno scorso a Lecce, durante il Festival del Negramaro, grazie al quale i nostri vini sono finiti sulle navi da crociera che fanno scalo a Brindisi: in questo modo in tutto il mondo hanno potuto stappare bottiglie di nostra produzione, dall’Australia, al Canada, all’Asia, all’America Latina!

vino pugliese

 

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