Tartan | Tessuto scozzese | Glossario dell’artigianato

Redazione Artigiano in Fiera
5 anni fa
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1 min

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Tartan o scozzese:

Il termine tartan deriva da un’antica parola francese, tiritaine, che significa “ruvido e lanoso” e indica un particolare tipo di tessuto tinto in filo di lana originario della Scozia. Proprio per il fatto di essere nato nelle Highland scozzesi per contraddistinguere le singole casate con tradizionali abbinamenti di colori, in Italia è noto anche come scozzese. Le casate avevano una grande importanza perché le popolazioni celtiche si raggruppavano attorno a esse costruendo dei clan. L’indumento scozzese per eccellenza, il kilt, è realizzato proprio in tessuto tartan: è un gonnellino indossato dagli uomini nelle uniforme speciali richieste in alcune cerimonie ufficiali.

Ci sono più di 75 fantasie tartan tradizionali, alcune delle quali si sono diffuse più di altre, come quelle in cui il colore predominante è il rosso, affiancato da nero e bianco. Quello che contraddistingue questo tessuto rendendolo immediatamente riconoscibile è il disegno, caratterizzato da quadrettature a colori vivaci che si ripetono a intervalli regolari in ordito e in trama, con intreccio diagonale, a creare una fantasia simmetrica. Si nota in particolare in un motivo tartan una campitura ampia tinta unita delimitata sui quattro lati da successioni di righe di colori diversi. Ogni colore appare puro nella composizione della stoffa, ma anche mescolato al 50% mescolato con un altro colore. I colori sono fissi secondo le regole della tradizione araldica.

In principio si usavano solo i colori rosso, azzurro, blu, verde bottiglia, nero e bianco, ma man mano negli anni si sono aggiunti molti altri colori e gli stilisti hanno interpretato il tartan in diversi modi. Per esempio sono celebri le combinazioni di colori scelte da Vivienne Westwood sul finire degli anni ’90. Il tartan ha cominciato a essere usato anche nelle fodere interne dei cappotti e degli impermeabili come per i trench-coat inglesi. Ma questo tessuto non è usato solo per l’abbigliamento, ma anche nell’arredo, per rivestimenti da parte, divani, pouf, poltrone e anche per le coperte, in particolare i plaid. Riesce a essere un motivo legato alla tradizione, ma capace di risultare sempre contemporaneo.

5 curiosità legate al tartan

E’ stato citato in Scozia per la prima volta nel 1538 e in origine i vari clan per tingere la lana utilizzavano materie prime di origine naturale come piante, muschi e bacche
Nel 1746 dopo la battaglia di Culloden il governo britannico vietò con l’Act of Proscription l’uso del tartan, un divieto rimasto in vigore fino alla fine della guerra (1782)
Si indossa posizionandolo intorno alla vita e il resto del tessuto (anticamente poteva essere lungo quasi 5 metri) deve essere fatto passare sopra la spalla, fissandolo con una spilla
Oltre al kilt il costume tradizionale scozzese prevede una sorta di borsello, chiamato sporran, da posizionare sopra la vita e un piccolo coltello (sgian dubh) da portare infilato in una calza
Nel libro Wilson’ key pattern book del 1819 erano raccolti 250 tartan. Oggi ne sono registrati 4mila (i modelli in commercio sono circa 600-700)

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