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Pomodoro mon amour, tutte le varietà più amate e apprezzate

Qualità di pomodori

Di pomodoro, vera e propria eccellenza italiana, non ce n’è uno solo: nel nostro Paese infatti ne vengono coltivate numerose tipologie, ognuna con le sue caratteristiche e particolarità. Ecco quali sono le varietà di pomodori più conosciute e apprezzate, che vengono scelte dalle tante piccole imprese artigianali (come l’azienda Agromonte), che lavorano ancora secondo tradizione con materiale di prima qualità e senza utilizzare pesticidi e conservanti chimici, per la preparazione di saporiti sughi e salse.

Pomodoro ciliegino

Il ciliegino, conosciuto anche come cherry, è uno dei pomodori più famosi e amati: nella sua varietà più diffusa i frutti sono piccoli, rossi e tondi, mentre nel caso del pomodoro ciliegino nero i pomodori assumono una colorazione più scura. Esiste anche il pomodoro ciliegino giallo (cherry yellow), con i frutti color giallo oro.

Pomodoro datterino

Caratterizzato da una forma ovale il pomodoro datterino, che presenta una buccia sottile, pochi semi e polpa soda, ha un sapore molto dolce e intenso. Si tratta di un incrocio proveniente dall’Asia, e i frutti crescono su grappoli a forma di lisca di pesce.

Pomodoro di Pachino

Il pomodoro di Pachino è una varietà di pomodoro ottenuta da una selezione che è stata introdotta in Sicilia nel 1989. Ha ottenuto il riconoscimento IGP e la sua produzione è regolamentata da un disciplinare, che protegge quattro tipologie (Ciliegino IGP, Costoluto IGP, Tondo liscio IGP e Grappolo IGP): la coltivazione, che viene tutelata da un apposito consorzio contro eventuali imitazioni, avviene sul territorio comunale di Pachino e Portopalo di Capo Passero, oltre ad alcune zone di di Noto (SR) ed Ispica (RG).

Pomodoro San Marzano

Il pomodoro di San Marzano dell’agro sarnese-nocerino, a marchio DOP, proviene dalla città di San Marzano sul Sarno ed è coltivato tra la provincia di Salerno, la città metropolitana di Napoli e la provincia di Avellino: ha una forma allungata ed è il tipico pomodoro da conserva perché ha polpa carnosa e pochi semi.

Pomodoro Piccadilly

Si tratta di un pomodoro di piccole dimensioni, di forma ovaleggiante, che deriva dal pomodoro vesuviano ed è una varietà molto produttiva. Una volta colto un grappolo di Piccadilly si può conservare per un periodo di circa 4-6 settimane, senza che il gusto si modifichi.

Pomodorino vesuviano

pomodorini del piennolo del Vesuvio DOP, che si coltivano in un’area molto ristretta ad alta quota, sono tradizionalmente raccolti a grappolo e appesi sui balconi: si conservano a lungo perché presentano una buccia molto spessa e hanno una forma ovale e allungata, che termina con una punta (il cosiddetto pizzo).

Pomodoro cuore di bue

Il migliore pomodoro da insalata è il cuore di bue: la sua buccia è sottilissima e presenta una forma molto irregolare. La grandezza dei frutti può variare, ma si tratta comunque di pomodori di grandi dimensioni (dai 200 grammi circa). Vengono coltivati in numerose zone d’Italia come la Liguria (es. pomodoro di Albenga e cuore di bue ligure) e l’Abruzzo (pera d’Abruzzo).

Pomodoro tondo ovale romano

Insieme ai San Marzano il tondo ovale romano è un ottimo pomodoro da salsa, grazie alla sua polpa carnosa, ma si può consumare anche in insalata, tagliato a fette sottili. Il suo sapore è poco acido, ed è anche poco acquoso.

Pomodoro a pera d’Abruzzo

Con il pomodoro a pera d’Abruzzo, un prodotto gustoso, genuino e tipicamente Mediterraneo, si può ottenere una passata dal gusto dolce e vellutato (proprio come quelle fatte in casa) disponibile su Artimondo nello scaffale dedicato a salse e sughi pronti: si tratta di una varietà ricca di licopeni (potenti sostanze antiossidanti) da sempre apprezzata per il basso contenuto di semi e l’abbondante polpa.

Pomodorini

Con i pomodorini invece, raccolti al massimo della loro maturazione e accuratamente selezionati durante la lavorazione, gli artigiani di Artimondo preparano le spaccatelle (senza sale), perfette per sughi al pomodoro, secondi di pesce o carne e pizza.

Pomodori secchi

Una volta essiccati i pomodori secchi possono essere tagliati a pezzetti o macinati, messi sott’olio in una marinatura con basilico, origano, rosmarino, capperi, aglio e peperoncino per ottenere il capuliato, un condimento tradizionale della cucina siciliana (anch’esso disponibile su Artimondo): si tratta di una sorta di patè spalmabile privo di carne da servire come antipasto, semplicemente spalmato su una fetta di pane, oppure da utilizzare come condimento per la pasta.

 

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