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World Pasta Day 2019: dagli spaghetti al pomodoro alle tendenze del futuro

World Pasta Day 2019 - Al Dente

Il 25 ottobre si celebra World Pasta Day 2019, la giornata mondiale dedicata alla pasta e promossa dall’Ipo, l’International Pasta Organization. Siamo giunti alla 21esima edizione e, come sempre, si preannuncia molto interessante: il tema di quest’anno è il concetto di “al dente”, che ha dato anche il nome a una nuova iniziativa che coinvolge i migliore chef italiani e internazionali. “Al dente” è una kermesse in scena dal 18 al 25 ottobre, una settimana in cui i ristoranti più prestigiosi al mondo, da Roma a Londra, da Milano a Dubai, da Berlino a New York e anche a Shanghai, Parigi e Tokyo hanno riservato alla pasta un ruolo speciale nei loro menù.

Nel World Pasta Day tutti gli amanti di questo alimento posteranno foto dei loro piatti sui social network usando gli hashtag #worldpastaday, #welovepasta e, appunto, #aldente. Siamo dunque pronti a vedere la Rete invasa di “gustose” foto a base di pasta in tutte le sue infinite sfumature. Le foto proverranno da tutto il mondo perché la pasta è adorata ovunque, ma l’Italia mantiene un ruolo di primissimo piano: un piatto di pasta su quattro mangiati nel mondo è italiano! La nostra nazione produce 3,4 milioni di tonnellate ed è leader mondiale. Il 58% della produzione viene esportata, soprattutto verso Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Giappone.

La pasta è un alimento che sazia, versatile come pochi altri al mondo, perché può avere tantissime forme diverse e si può condire e cucinare in milioni di modi diversi: l’unico limite è la fantasia. Inoltre è fondamentale nella dieta mediterranea, che è considerata dai nutrizionisti una delle migliori in assoluto, completa, salutare e un aiuto per la longevità.

I grani antichi buoni per tutti e consigliati dai nutrizionisti

Grani antichi

Non solo le forme e i condimenti della pasta sono numerosissimi, ma anche il tipo di grano utilizzato per produrla. Approfittiamo del World Pasta Day per ricordarvi l’importanza che ancora oggi hanno i grani antichi. Essi non hanno subìto alcun tipo di manipolazione genetica e il loro processo di lavorazione è lento, accurato e consente di mantenere intatte le proprietà organolettiche. Inoltre hanno un profumo e un sapore che rende la pasta prodotta con questo tipo di grani particolarmente buona.

Parliamo di grani come il Senatore Cappelli, il Timilia o grano marzuolo, ma anche Rieti, Risciola, Russello, Solina, Verna, Castelvetrano e Frassineto, giusto per citare i più celebri. Sono tutti grani ricchi di antiossidanti e sali minerali, ma con una minore presenza di glutine rispetto al grano solitamente usato per produrre la pasta industriale. I nutrizionisti li raccomandano a chi ha problemi di digestione o intolleranze.

La pasta anche per celiaci grazie alle farine senza glutine

Se si hanno intolleranze più gravi o si è celiaci, non si deve rinunciare alla pasta. Grazie a farine ottenute da cereali, frutti, semi e legumi, tutti possono mangiare la pasta, anche se non possono introdurre glutine nel proprio organismo. Le farine senza glutine consentono di realizzare gli stessi prodotti da pastificio e da forno che si ottengono con la farina di frumento.

Per produrre pasta senza glutine si usano, in particolare, farine di riso, mais, ceci, lenticchie, grano saraceno, amaranto, castagne, mentre la farina di mandorle è particolarmente adatta a preparare deliziosi, morbidissimi e profumati dolci.

Con la pasta senza glutine si possono tranquillamente realizzare tutte le ricette che si preparerebbero con la pasta ottenuta con la farina di frumento: non cambia nulla. Tuttavia è bene sfatare un mito che negli ultimi anni si è diffuso non poco: se non si è intolleranti al glutine non lo si deve evitare con l’idea di dimagrire, perché non è affatto vero. Così come non è vero che la pasta fa ingrassare o che è meglio evitarla la sera. I carboidrati sono necessari per il nostro organismo, l’importante è mangiare con moderazione, ma questo vale per qualsiasi alimento!

World Pasta Day 2019: uno sguardo al futuro

Il World Pasta Day 2019 celebra, come ogni anno, questo alimento indispensabile e gustosissimo che è presente nelle case di gran parte della popolazione mondiale. In questa speciale occasione si è svolto anche il Pasta World Championship che ha incoronato come Master of Pasta 2019 il giapponese Keita Yuge, che ha proposto una interessante ricetta con le penne condite con una salsa di ostriche, gorgonzola e sakè. A sceglierlo è stata una giuria di grandi chef capitanata dall’italiano Davide Oldani.

Ma non ci sono ricette speciali che tengano. Il piatto più amato di tutti resta sempre la pasta al pomodoro. Semplice, genuina e apprezzata da tutti i palati. Un’indagine Doxa sulle abitudini alimentari dei giovani, i ragazzi e le ragazze under 35, ha svelato che il 42% di loro ha come proprio piatto preferito proprio la pasta al pomodoro (qui la ricetta). Gli spaghetti con il sugo rappresentano un vero e proprio stile di vita: mangiare in compagnia, divertendosi e saziandosi!

Per un perfetto piatto di pasta al pomodoro

Su Artimondo trovate tutti gli ingredienti indispensabili per un perfetto piatto di pasta al pomodoro, ma anche tante altre proposte, da un altro classico come gli spaghetti aglio, olio e peperoncino fino a piatti più particolari come i tajarin al tartufo, una ricetta tipica del Piemonte molto raffinata e gustosa.

Il World Pasta Day 2019 serve da una parte a restare ancorati alla tradizione e a continuare ad apprezzare le ricette più genuine e semplici che vengono tramandate di generazione in generazione, ma anche a guardare al futuro, con un occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale. In particolare, l’Unione Italiana Food ha individuato sei tendenze del futuro che ci dicono come mangeremo nel 2050.

Prima di tutto, continueremo a mangiare “classico”, perché, come abbiamo visto, i più giovani, i Millennials, sono ancora legati alla cucina della mamma e della nonna e la pasta al pomodoro è la regina incontrastata delle loro preferenze. Inoltre, mangeremo “etico”, cercando di seguire diete sempre più vegetali per garantire la sostenibilità. Mangeremo “globale”, perché le contaminazioni sono apprezzatissime anche da chi ama la pasta. E poi mangeremo “diverso”, ossia con ingredienti tutti da scoprire a partire proprio dalle farine, come abbiamo già visto in questo posto. Inoltre, le altre due tendenze saranno mangiare “semplice”, perché “less is more” anche a tavola, e mangeremo in modo “consapevole”, e per farlo è indispensabile una corretta informazione, come quella che trovate qui su Artimondo e su cui il World Pasta Day 2019 vuole porre l’attenzione.

 

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