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Mirto bianco | Glossario dell’artigianato

Mirto bianco:

mirto bianco

il mirto bianco non è una specie a sé e con questo termine si indica non tanto la pianta ma piuttosto il liquore ricavato dalle giovani infiorescenze o bacche bianche del Myrtus communis. Esiste una più diffusa varietà di liquore al mirto rosso ricavato (tramite macerazione o corrente di vapore) dalle bacche rosse della stessa pianta, così come esiste una varietà di liquore al mirto nero, ricavata dagli esemplari di bacche del Myrtus più scure.

Il nome mirto rinvia alla mitologia greca, per la precisione alla giovane Myrsine, uccisa per aver vinto un maschio in una gara di atletica e poi trasformata in un cespuglio di mirto dai fiori candidi da una impietosita Dea Atena.

 

Caratteristiche e proprietà del mirto

La pianta del mirto come detto è una, esiste cioè una sola specie di mirto, seppur con tantissime varietà (un centinaio) legate alle differenti condizioni geo-climatiche e territoriali. Il Myrtus, della famiglia delle Myrtaceae, è una pianta aromatica e ornamentale tipica della bassa macchia mediterranea abbastanza diffusa in Italia, molto comune in Sardegna, anche allo stato selvatico. I fiori sono bianco-giallognoli o rosa, le bacche possono essere non pigmentate (più rare) o di colore rosso scuro per arrivare a tonalità blu-nere.

Noto fin dal Medioevo per le sue proprietà antinfiammatorie, astringenti, balsamiche e antisettiche – grazie al principio attivo mirtolo e al contenuto di resine e tannini – il mirto è usato non solo in campo alimentare ma anche erboristico e fitoterapico come tonico eudermico, per lenire disturbi del sistema respiratorio e dell’apparato digerente.

 

Liquore al mirto bianco sardo

Alcune varietà ornamentali della pianta vengono definite mirto bianco, così come ci sono varietà coltivate dai fiori molto piccoli o viceversa molto grandi. Passando all’uso alimentare con il mirto si aromatizzano primi e secondi piatti di carne, come il tipico porceddu sardo, e di pesce, ma con le bacche si fanno anche gustose marmellate, base per molti dolci più o meno tradizionali.

Per quanto riguarda il liquore al mirto bianco questo si può ottenere sia per infusione idroalcolica dei germogli della pianta, dalla particolare bacca depigmentata, sia direttamente dalle bacche bianche stesse, come quelle che si trovano in Sardegna, per un liquore dalla gradazione alcolica solitamente leggera, ottimo non solo dopo i pasti ma anche come aperitivo, realizzato con alcool, zucchero e infuso di bacche di mirto bianco. Il sapore può risultare più aspro rispetto a quello del mirto rosso ma al contempo delicato e ugualmente aromatico.

Il liquore al mirto bianco sardo preparato in modo artigianale secondo le antiche tecniche tradizionali prevede la raccolta del frutto e l’immediata infusione delle bacche, un’altra parte dei frutti può essere cotta per dare maggiori note di intensità aromatica al liquore.

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