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Farina di castagne | Glossario dell’artigianato

Farina di castagne:

farina di castagne

la farina di castagne si ottiene dalla macinazione delle castagne essiccate e viene impiegata per la produzioni di biscotti, dolci, altri prodotti di pasticceria e da forno ma anche per preparazioni salate.

La farina di castagna è ricavata quindi dopo l’essiccatura e la successiva macinatura dei semi del castagno, in particolare del castagno domestico che cresce nelle zone di montagna sotto i 900 metri.

Più in dettaglio alla fase della raccolta, seguono la fase dell’essiccatura, della pulitura e della tostatura. Infine le castagne vengono tostate e macinate.

Proprietà della farina di castagne

Ricche di acqua e fibre, quest’ultime vero toccasana per l’attività intestinale e dall’alto potere saziante, le castagne contengono buone dosi di sali minerali essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo umano, dal magnesio al fosforo, dal calcio al potassio. Inoltre la castagne e la farina che ne deriva sono ricche di proteine e sono una discreta fonte di vitamine del gruppo B, di vitamina C e niacina o vitamina PP.

La farina di castagne oltre che benefica per la flora batterica intestinale è considerata anche di aiuto per tenere a bada i livelli di colesterolo cattivo nel sangue grazie alla presenza dei grassi insaturi che fungono da “spazzini” delle arterie.

Usi della farina di castagne

La farina di castagne non viene usata solo per fare i dolci. In alcune regioni e zone più che in altre, cioè specie in Liguria, Appennino toscano, emiliano e romagnolo, storicamente la farina di castagne era in passato fonte primaria di sostentamento: ci si faceva il pane, la pasta (in Liguria le trofie), biscotti secchi e altri prodotti simili.

La farina di castagne è poi ingrediente base del famoso castagnaccio altrimenti detto castignà o patona, una torta tipica di Liguria, Toscana, Emilia e zone appenniniche del Piemonte. Tra le altre preparazioni locali a base farina di castagna, i necci, una sorta di crêpes salate originarie delle zone della Montagna Pistoiese, e i magnifregoli, un piatto unico della tradizione contadina di Lucchesia e Garfagnana.

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