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Tubero | Glossario dell’Artigianato

Tubero:

tipi di tuberi

Per tubero si intende il risultato della tuberizzazione di alcuni vegetali cioè la trasformazione di membri di piante erbacee che ne determina il rigonfiamento, ovvero la formazione di “tuberi” al fine di fare scorta di abbondanti sostanze nutritive (parenchimi) di riserva.

Il tubero è in estrema sintesi un vegetale che accumula dentro se stesso tutte le sostanze utili alla propria vegetazione futura, una miniera di microelementi nutritivi.

Tipi di tuberi e differenze

La tuberizzazione ha quindi a che fare con la metamorfosi dei membri delle fanerogame erbacee, trasformazione che sfocia nella formazione di vari tipi di tuberi. Una prima distinzione da fare è tra tuberi caulinari, radicali e fogliari. Tra i tipi di tuberi vanno annoverati anche quelli  misti, quelli che hanno cioè il colletto tuberifico, come la barbabietola.

La differenza tra tuberi caulinari e radicali è abbastanza facile da scorgere: i primi hanno sulla superficie foglie squamiformi, piccolissime, e gemme ascellari, i radicali invece non ne hanno. Per questo i tuberi caulinari possono dare vita a una nuova pianta mentre quelli radicali no, a meno che siano uniti a una frazione gemmifera del fusto. I tuberi fogliari sono invece più noti come cipolle o bulbi.

Il topinambur o rapa tedesca

Tra i tuberi caulinari più conosciuti e consumati in ogni parte del mondo abbiamo la patata, nelle sue tante varietà. Altro esempio di tubero caulinare è il topinambur o rapa tedesca. Dimensione e forma ricordano quella delle patate ma il gusto è più delicato e ricorda invece quello del carciofo (da cui l’altro nome del topinambur: carciofo di Gerusalemme).

Oltre ai tuberi fogliari e radicali – che sono tipi di tuberi ipogei – esistono anche tubetti epigei. In ogni caso la sostanza accumulata in modo più importante nei tuberi è l’amido, ne sono ricchissime le patate, ma i tuberi contengono anche altri glucidi, il topinambur ad esempio contiene inulina. La barbabietola invece com’è noto contiene zuccheri solubili; molto rari invece i tuberi che contengono oli grassi, mentre mucillagini sono contenute nelle Orchidaceae.

Il tartufo: fungo o tubero?

Molto dibattuta e spesso oggetto di confusione è la questione se i tartufi siano da considerare funghi o tuberi. Allora: il tubero è una porzione di fusto (caule) che dopo la metamorfosi assume un aspetto allungato e globoso con ingrossamento dell’organo per l’accumulo delle sostanze di riserva. Il tuber è un genere di funghi dell’ordine dei Pezizales e della famiglia Tuberaceae. Al genere tuber appartengono diverse specie di funghi ipogei noti comunemente come tartufi.


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