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Ematite: la pietra della forza e dell’energia

Bracciale di ematite

L’ematite è un ossido del ferro, un minerale che prende il nome dal termine greco “Hema”, che significa “sangue”. Il motivo è che, durante la sua lavorazione in acqua, si produce una polvere dal colore rosso sangue. C’è però anche una leggenda secondo la quale il nome le è stato dato perché questa pietra veniva usata per curare i feriti di guerra e dunque era sempre sporca del sangue dei soldati.

L’uomo ne ha sfruttato le virtù fin dall’antichità: nell’antico Egitto e in Babilonia, infatti, veniva usata per scopi terapeutici e così anche nel Medioevo, poiché si riteneva che stimolasse la produzione del sangue e accelerasse la coagulazione. Inoltre era usata come specchio, ma non solo per guardare l’immagine, ma anche l’anima.

Questa pietra ha un colore grigio metallizzato o grigio opaco. Poiché i suoi cristalli in natura sembrano un fiore metallico, viene anche chiamata “rosa di ferro”. Viene usata in molti modi, soprattutto per bijoux e amuleti. Da sempre l’uomo ha associato all’ematite numerose virtù, ritenendo che essa possa avere un’influenza positiva sul suo benessere.

L’ematite, infatti, per chi crede nella cristallo terapia, ha uno straordinario potenziale energetico. Essa è considerata utile in tal senso sia contro i dolori, come il mal di testa o disturbi muscolari, intestinali o renali, sia favorire la concentrazione, evitando di sprecare energie.

Chi crede nel potere delle gemme, infatti, ritiene che l’ematite sprigioni un tipo di energia che aiuta ad avere autocontrollo, a essere mentalmente disciplinati per concretizzare i propri progetti e non distrarsi. Inoltre aiuta ad assorbire le energie in eccesso di chi nervoso e irascibile. Poiché ci fa sentire più forti, aiuta anche a calmare l’ansia e gli attacchi di panico.

Proprio il suo legame con il sangue le permette di vedersi riconosciute delle particolari proprietà grazie alle quali aiuterebbe ad assimilare meglio il ferro, stimolare la produzione di globuli rossi e quindi aumentare l’apporto di ossigeno a tutti i tessuti dell’organismo. I suoi effetti positivi si sentirebbero anche su reni, fegato, milza e contro i dolori mestruali. Aiuta anche in gravidanza e allattamento.

Ma come si usa l’ematite, che è considerata associata al primo chakra? Per combattere la stanchezza la si può posizionare vicino ai talloni durante il rilassamento, oppure il modo più semplice, è di indossarla a stretto contatto con la pelle, per esempio sotto forma di un braccialetto di vera ematite, anello o collana.

 

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