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Semi di chia, i “semi della forza” ereditati dagli Aztechi

semi di chia

Continua il nostro viaggio attraverso le tendenze e i prodotti naturali che fanno bene alla salute. Dopo avere raccontato le incredibili proprietà delle bacche di goji, i benefici dell’aloe vera sulla nostra pelle e le virtù della stella alpina, oggi affrontiamo una nuova frontiera del vivere sano: i semi di chia.

Storia e origini dei semi di chia

I semi di chia provengono da una specie vegetale chiamata Salvia Hispanica. Pur essendo già molto diffusa e usata in Centro e Sud America, in tutta Europa è ancora poco conosciuta.

La chia cresce spontaneamente e le proprietà dei suoi semi erano conosciute già secoli fa: ci sono testimonianze che raccontano il loro utilizzo già ai tempi delle civiltà precolombiane di tutto il centro e sud America. La loro diffusione era talmente ampia che, insieme al mais e ai fagioli, rappresentavano uno degli alimenti principali degli Aztechi.

Grazie alle loro proprietà benefiche, nelle credenze di queste civiltà i semi erano circondati da un’aura quasi “magica”, tanto che le leggende raccontano che gli Aztechi vincessero le loro battaglie grazie alla forza tratta dai semi. Una tradizione che ha dato anche il nome a questa pianta: in lingua maya “semi di chia” significa proprio “semi della forza”.

I semi di chia divennero sempre più importanti per queste popolazioni, assumendo un’importanza spesso anche simbolica: i tributi che dovevano versare agli Aztechi le nazioni conquistate comprendevano anche una grande quantità di tonnellate di sementi. Ma non è tutto: nelle cerimonie religiose le offerte propiziatorie agli dèi erano spesso composte anche da semi di chia.

Quando nel sedicesimo secolo arrivarono i conquistadores spagnoli, proprio per dare un’impronta decisa del nuovo corso, Cortes ne bruciò raccolti e riserve, vietandone la coltivazione e sostituendola con altre più conosciute da loro: frumento, orzo, carote. Allo stesso tempo, però, gli spagnoli portarono alcune sementi in Europa, dove riuscì a svilupparsi velocemente grazie al clima spagnolo, particolarmente favorevole.

Ciononostante la cultura dell’utilizzo dei semi di chia scomparve per centinaia di anni, tornando prepotentemente alle cronache alimentari solo alla fine del ventesimo secolo, grazie ad alcuni Paesi sudamericani tra cui Argentina, Colombia e Perù, che si posero l’obiettivo di migliorare la salute dei loro cittadini attraverso programmi di diffusione di cultura dell’alimentazione. I semi di chia vennero così introdotti in un numero sempre maggiore di diete, grazie alle loro proprietà nutrizionali.

Un successo lento ma inesorabile, tanto che i semi sono stati ammessi anche sul mercato dell’Unione Europea alla fine del 2009.

Le proprietà dei semi di chia

I semi di chia hanno un ricco contenuto di calcio (600 milligrammi di calcio per ogni 100 grammi di semi). Per capirci, è una quantità di 5 volte superiore a quella che si trova nel latte! Questa caratteristica li rende una delle fonti vegetali più ricche di questo minerale.

Inoltre, in maniera simile ai semi di lino (e relativo olio), hanno un contenuto bilanciato di acidi grassi essenziali e in particolare l’omega3 e l’omega6: 100 grammi di semi hanno al loro interno circa 20 grammi di omega3.

Ma quello che è più sorprendente è il contenuto di vitamina C, ferro e potassio. Tutti noi sappiamo che le arance sono ricche di vitamina C. Bene: il contenuto di vitamina C nei semi di chia è 7 volte superiore! E il ferro? 3 volte superiore a quello degli spinaci! Pensate se Braccio di Ferro si fosse nutrito di semi di chia invece che di spinaci…

Infine questi semi sono ricchi di altri numerosi minerali (selenio, zinco, magnesio) e di altre vitamine (A, E, B6), che li rendono ancora di più un alimento veramente benefico per la salute.

I benefici dei semi di chia

Il calcio è molto importante per la salute, soprattutto perché contribuisce a mantenere sane le ossa e i denti. Nel nostro corpo è depositato un chilo di calcio, contenuto al 99,9% nelle ossa! Per questo motivo i semi di chia possono contribuire a mantenere nel nostro corpo questo fondamentale minerale.

I semi di chia possono essere decisivi anche per il loro contenuto di omega3. Infatti, anche se negli ultimi anni si è riaperto il dibattito sul suo reale beneficio sul corpo umano, innumerevoli ricerche hanno già decantato le virtù di questo acido grasso: aiuta il funzionamento del cervello, rafforza il sistema immunitario e il cuore.

I semi sono anche ricchi di antiossidanti e aiutano nella circolazione sanguigna. Questo è uno dei motivi per cui sono considerati particolarmente indicati per prevenire malattie dell’apparato cardiovascolare.

E per tutti quelli che sono preoccupati per la prova costume…i semi di chia sono adatti a chi vuole perdere peso!

Avete capito il motivo per cui gli Aztechi li consideravano magici? Non resta che provare a introdurli nella nostra dieta: ecco qualche idea per mangiarli in modo semplice e gustoso.

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