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Sgombro | Glossario dell’Artigianato

Sgombro

sgombro o maccarello

Lo sgombro o maccarello è un pesce azzurro dall’alto valore nutrizionale diffusissimo nel Mar Mediterraneo ma ben presente anche nell’Atlantico, appartenente alla famiglia degli Scombridae, la stessa di tonno e alalunga.

Lo sgombro è un pesce magro che vive in profondità, si avvicina alle coste solo in primavera per deporre le uova. Facile da pulire, è molto saporito e ricco di nutrienti.

Caratteristiche e valori nutrizionali dello sgombro o maccarello

Fisicamente lo sgombro si caratterizza per la sua forma allungata, la bocca a punta e per le tipiche striature verdi-nere sfumate sul ventre argentato. Gli esemplari più grandi possono arrivare a circa mezzo metro.

Grazie agli acidi grassi polinsaturi contenuti, Omega-3, lo sgombro o maccarello, è uno di quegli alimenti che contiene un’elevata percentuale di grassi buoni utili nel ripulire le arterie e quindi di aiuto al sistema cardiovascolare.

Le proteine dello sgombro sono ad alto valore nutrizionale e si digeriscono con facilità, il tutto per un apporto calorico del tutto moderato, pari a circa 170 calorie ogni 100 grammi di prodotto edibile che salgono a circa 200 calorie nel caso di sgombro conservato sott’olio.

Tra i micronutrienti maggiormente contenuti nello sgombro o maccarello abbiamo minerali importantissimi per il corretto funzionamento del nostro organismo come ferro, potassio, magnesio, fosforo, rame e iodio. Inoltre gli sgombri contengono buone percentuali di vitamine del gruppo B e di vitamina D che favorisce l’assorbiremo del calcio, rafforzando le ossa.

Come capire se gli sgombri sono freschi

La freschezza del Lacerto, come viene chiamato lo sgombro in Liguria, si può evincere dal colore, dagli occhi e dall’elasticità del manto. La pelle deve essere compatta e soda, l’occhio lucido, mai opaco o infossato.  Lo sgombro, in virtù della sua composizione, al pari della sardine, è sconsigliato per chi soffre di gotta ed è meglio cuocerlo sempre a una temperatura di oltre 60°C,  per evitare, come per le alici, il rischio anisakis, verme parassita dei pesci che se ingerito dall’uomo può provocare nausea, vomito, allergie e altri disturbi più gravi.

Come consumare lo sgombro

Come altre tipologie di pesce azzurro (ad esempio le alici, disponibili nel negozio dedicato al pesce su Artimondo) lo sgombro si può consumare fresco oppure sotto forma di conserva. Nel primo caso, dopo averlo accuratamente pulito ed eviscerato, lo si può utilizzare per preparare gustosi sughi, magari insieme a qualche pomodorino fresco pachino o datterino, oppure lo si può adoperare come ingrediente per il ripieno della pasta fresca.


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